Sergio Bassoli: Caro Tom. Il mio racconto, la nostra storia

La traccia che hai lasciato è diventata un sentiero battuto, ben segnato che ci ha aiutato ad affrontare le sfide di questi ultimi decenni per far sì che la pace diventi, come pensavi tu, un progetto politico. (…) Ora devo intrecciare le nostre storie con il tema della pace, cosa che per te sarebbe facile, ma il compito tocca a me e la cosa cambia. Ci provo, poi mi dirai se ci sono riuscito o se sono uscito di strada.
Aldo Capitini, la Marcia Perugia-Assisi ed il Movimento Nonviolento

Se vogliamo individuare una data precisa per la nascita del movimento pacifista italiano, è certamente il 24 settembre 1961 anno in cui si svolse una marcia da Perugia ad Assisi “per la pace e la fratellanza fra i popoli”. Una marcia così in Italia non c’era mai stata. Ci voleva un coraggioso visionario come Aldo Capitini, filosofo antifascista, pacifista, nonviolento, libero religioso, per lanciare la sfida. Il movimento per la pace italiano, grazie anche alla Marcia Perugia-Assisi, è stato forse uno dei più partecipati e attivi a livello mondiale.
Dopo la prematura scomparsa di Aldo Capitini, che avvenne nell’ottobre del 1968, il Movimento Nonviolento, su spinta di Pietro Pinna – che raccolse l’eredità capitiniana – decise di dare vita ad una seconda edizione (nel decimo anniversario della morte di Capitini), e fu solo da allora che la Marcia del 1961 divenne “la prima Marcia”.
Marco Fumagalli: “Tom, siamo sicuri che la manifestazione sarà grande?”

Sono passati più di 40 anni da quando noi della FGCI insieme ad altri convocammo la prima grande manifestazione il 24 ottobre del 1981 da cui prese le mosse quel grande movimento per la pace che segnò profondamente una fase della storia italiana e non solo. Quarant’anni sono un tempo lunghissimo, soprattutto in un mondo […]
Chiara Ingrao: Avevo 12 anni

Avevo 12 anni. A Perugia mi ci portò mio zio, Lucio Lombardo Radice, amico di Aldo Capitini e fra i primi nel PCI a capire la forza della nonviolenza, in quel 1961 come negli anni ’80, quando fu uno dei protagonisti delle convenzioni europee per il disarmo. Morì d’infarto a Bruxelles, mentre preparava la Convenzione […]
Giampiero Rasimelli: una lunga avventura dalla parte giusta della storia

Tom Benetollo era un animale politico di razza purissima, fiutava il fatto politico, l’occasione scatenante, cercava e trovava le strade e i soggetti protagonisti delle mobilitazioni e del mutamento …. Era sempre in movimento col telefono, col suo micidiale fax (poi verrà il telefonino), con le sue valigie sempre pronte. Così arrivò a Perugia, aveva intuito quello che sarebbe accaduto, che quello umbro sarebbe stato un eccezionale laboratorio
Simone Siliani: Comiso, il birillo rosso al centro del biliardo

Partecipavo all’attività del movimento pacifista a Firenze e in Italia, nonché al Coordinamento nazionale dei Comitati per la Pace, che allora si riuniva a Roma, nella sede de il Manifesto, in via Muzio Clementi. Fu in una di queste lunghe, fumose e però creative riunioni che fu decisa un’azione nonviolenta ai cancelli della base di Comiso al momento in cui sarebbero stati condotti lì i missili Cruise.