Dino Frisullo: contro la guerra, al fianco delle vittime

Da instancabile organizzatore ma anche da ricercatore, giornalista: Dino studiava, approfondiva, cercava informazioni per “leggere” i conflitti e capire come poter incidere sui rapporti di forza, con la consapevolezza che bisogna conoscere le forze in campo per non essere velleitari, senza però rinunciare alla convinzione che quando tutto sembra inutile, la politica, il coinvolgimento democratico e popolare, sono l’unica forza motrice giusta della storia, sperimentando altre forme di diplomazia “dal basso”, costringendo i governi, gli Stati a fare i conti con la caparbia ostinazione di un pugno di visionari forse un po’ matti, disposti perfino a prendere botte, a essere incarcerati, a rischiare la vita facendo da scudi umani in zone di guerra.
Soana Tortora: una storia di fraternità, di solidarietà e di amicizia politica

L’Art. 11 della Costituzione è stato sicuramente per le Acli, fin dalla loro nascita, un riferimento irrinunciabile: il processo di ricostruzione culturale e civile anche attraverso le prime “opere” per la difesa e la rinascita della dignità dei lavoratori e delle lavoratrici – in Italia e nei Paesi di emigrazione – lo testimoniano. Proprio l’impronta della nonviolenza e della instancabile tessitura di relazioni tra luoghi, associazioni, istituzioni, iniziò a caratterizzare l’azione delle Acli a partire dagli anni del Concilio Vaticano II