Antonio Bruno: la lotta contro la Mostra Navale Bellica

Le iniziative contro la Mostra Navale Italiana (denominata dai pacifisti Mostra Navale Bellica) 1982 – 1989 si svilupparono come vere e proprie campagne attive contro la produzione di sistemi d’arma, le guerre, per una società nonviolenta.

Salvatore Cannavò: l’esperienza di Guerre&Pace e la fine del modello Vietnam

Dopo la vita studentesca, il movimento della Pantera, sull’onda della guerra del Golfo del 1991 incontro l’esperienza del “Comitato Golfo per la verità sulla guerra” fondato proprio contro il “nuovo ordine globale” degli Stati Uniti di George Bush sr. Quel Comitato aveva tra i suoi fondatori figure eccezionali come padre Ernesto Balducci, Raniero La Valle, Domenico Gallo ed era nato, nel giugno 1991, in collegamento col Tribunale sui crimini di guerra promosso negli Stati Uniti dall’ex ministro alla giustizia Ramsey Clark.

Monica di Sisto: Rete Lilliput, non c’è pace senza economia di giustizia

Bloccare il gigante del liberismo con i piccoli fili delle azioni quotidiane e delle campagne che tutti, proprio tutti, possono contribuire a realizzare: fu questo l’obiettivo che nel 1999 cucì insieme la Rete Lilliput, singoli e associazioni che, mutuando l’immagine dei Viaggi di Gulliver di Jonathan Swift, coltivarono l’intuizione che non fosse possibile mantenere la pace senza un’economia di giustizia. (…) Nelle prospettive condivise in quegli anni, la traiettoria della fase presente era ampiamente prevista: la giustizia economica che si praticava si traduceva in proposte politiche che favorissero non solo la crescita e l’idolatria del Pil, indiscussa in quegli anni, ma soprattutto il benessere delle comunità.

Pietro Folena: Tom Benetollo, accendere la luce del sole

Tom dal 1973 era stato uno dei miei migliori amici. Forse il migliore. E come in tutte le grandi amicizie cariche di sentimenti, c’erano stati periodi di incomprensione, e di lontananza. Ma quel filo non si era spezzato mai. (…) La sua formazione, tra gli anni ‘60 e gli anni ‘70, è stata decisiva per farlo diventare forse il più importante leader pacifista italiano, e uno dei più importanti in Europa.