Ernesto Balducci: il pacifismo ad una svolta

La logica dell’equilibrio tra l’attacco e la risposta è dunque finita. I rifugi antinucleari – buon prò per l’Italia – sono ormai del tutto inutili, non essendo più pensabile un preavviso di 10-15 minuti. La guerra comincerà e finirà con una prima salve: un lampo e il genocidio sarà compiuto.
Superata la soglia atomica, la violenza è uscita fuori dei limiti della ragione e ha messo allo scoperto la sua parentela con l’istinto di morte. Quando la violenza esce fuori dell’orbita della ragione partorisce il terrore.

Giancarla Codrignani: se non mi spiegate non ci sto

Siamo in guerra da un anno e rischiamo il terzo conflitto mondiale. La guerra è presente in Congo, in Afghanistan, in Siria, in Birmania, in Burkina Faso, in Iran, nella Palestina di un Medioriente sempre più allargato, in Pakistan, nei Balcani così vicini e già provati: ovunque rischia di degenerare. Sono ben consapevole di che cosa significa vivere nel 2023 e avere, a 92 anni, ricordi ben precisi di che cosa sia una guerra mondiale.

Orsetta Giolo: Il sessismo e la guerra

Femminismo e pacifismo hanno molto in comune, non solo perché vengono spesso screditati, ma perché adottano il punto di vista inedito di chi subisce oppressioni di tipo sistematico, come la guerra e il patriarcato. La riflessione critica di una filosofa del diritto