Famiano Crucianelli: “Pace e Guerra” e il Pdup, un partito dentro al movimento

Nel febbraio del 1980 esce la rivista “Pace e Guerra”, la rivista è diretta da Luciana Castellina, da Claudio Napoleoni e da Stefano Rodotà. Diverse le ragioni che spinsero il Partito di Unità Proletaria ad investire risorse intellettuali, politiche e finanziarie in un’impresa editoriale molto impegnativa e segnata nel suo titolo da un orientamento ben definito. Così nella presentazione del primo numero: “ Vi sono momenti come nell’attuale – dopo le lotte del 68 e dagli anni che seguirono – in cui i soggetti che da quei conflitti sono emersi debbono assumere la responsabilità di definire il proprio “ discorso sulla pace”. Era ben chiaro a chi ispirò la rivista che la tendenza alle guerre e al riarmo avrebbe segnato questa nostra epoca.
Pietro Folena: Tom Benetollo, accendere la luce del sole

Tom dal 1973 era stato uno dei miei migliori amici. Forse il migliore. E come in tutte le grandi amicizie cariche di sentimenti, c’erano stati periodi di incomprensione, e di lontananza. Ma quel filo non si era spezzato mai. (…) La sua formazione, tra gli anni ‘60 e gli anni ‘70, è stata decisiva per farlo diventare forse il più importante leader pacifista italiano, e uno dei più importanti in Europa.
Lidia Menapace: la partigiana che voleva «la guerra fuori dalla storia»

“Chiamatemi ex politica, ex parlamentare, ex insegnante, ma non chiamatemi mai ex partigiana. Perché io partigiana lo sarò per sempre”. Lidia Menapace nasceva a Novara il 3 aprile 1924. Una vita spesa per la democrazia e contro ogni guerra
Alfonso Navarra: la Lega per il Disarmo Unilaterale

“La rivoluzione disarmista”: questa è l’idea fondamentale dello scrittore Carlo Cassola da cui nasce, nel 1978, la Lega per il disarmo unilaterale (LDU in sigla).
(…) Dobbiamo purtroppo constatare che l’Italia, anche a distanza di decenni, contrariamente alle aspettative del nostro fondatore, non ha affatto rinunciato alle sue Forze armate ma, nel cambiamento delle sue cosiddette Repubbliche (dalla Prima, alla Seconda e alla Terza) ha sempre mantenuto la costante una corsa al riarmo crescente
Gianni Novelli: un cammino che continua

Nel 1981, con alcune amiche e amici, decidemmo di dare vita a Roma a un “Centro interconfessionale per la pace” (nome troppo lungo sintetizzato presto in “Cipax”) presso la sede di Adista. Il primo impegno fu lo sforzo di coinvolgere le forze religiose nella grande marcia nazionale per la pace del 24 ottobre 1982, facendola precedere da una veglia di preghiera nella chiesa dell’Aracoeli. Per la prima volta una grande presenza visibile di “Cristiani per la pace” sfilò nelle strade di Roma
Simone Siliani: Comiso, il birillo rosso al centro del biliardo

Partecipavo all’attività del movimento pacifista a Firenze e in Italia, nonché al Coordinamento nazionale dei Comitati per la Pace, che allora si riuniva a Roma, nella sede de il Manifesto, in via Muzio Clementi. Fu in una di queste lunghe, fumose e però creative riunioni che fu decisa un’azione nonviolenta ai cancelli della base di Comiso al momento in cui sarebbero stati condotti lì i missili Cruise.