1997
La marcia Perugia Assisi del 1997 è dedicata all’ “economia di giustizia”. Gli effetti nefasti della globalizzazione sono sotto gli occhi di tutti: aumento delle diseguaglianze e delle povertà, cambiamenti climatici, aumenti del divario tra il Nord e il Sud del mondo. La marcia è preceduta da workshop e convegni di approfondimento sui temi del neoliberismo e delle proposte positive per uscire dalla tenaglia dell’ingiustizia sociale. Di lì a poco ci saranno le contestazioni del movimento antiliberista a Seattle e poi il primo forum sociale a Porto Alegre e le manifestazioni contro il G8 di Genova.
La campagna per la messa al bando delle mine anti-persona nel 1992 (che avrà una sua diramazione e organizzazione anche in Italia) riceve il premio nobel per la pace nel 1997. Questo riconoscimento dà forza alle organizzazioni e campagne italiane (come Venti di pace), attive per il disarmo, la riduzione delle spese militari, la riconversione dell’industria bellica a finalità di pace.
L’ICS e le organizzazioni pacifiste e di volontariato continuano il loro lavoro di solidarietà in ex Jugoslavia. In Serbia si stringono i rapporti di cooperazione con le organizzazioni giovanili e di opposizione al governo di Milosevic. In Kosovo si sviluppano le attività dei caschi bianchi e dell’ambasciata di pace a Pristina (iniziativa promossa da varie organizzazioni non violente e Pax Christi), per sostenere e rafforzare la resistenza nonviolenta animata dall’intellettuale e scrittore Ibrahim Rugova.
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NEI LUOGHI DEL CONFLITTO
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Noi popoli delle Nazioni Unite per cambiare l'economia | Tavola della pace | Verbale 2a Assemblea dell'Onu dei Popoli | 12-12-1996 | Parole chiave: Onu dei popoli |
La storia dell Onu dei Popoli | Tavola della pace | | 07-10-2003 | Parole chiave: Onu dei popoli |