Luciana Castellina: l’unica volta che siamo stati europei

Con la pace come problema, e anzi come obiettivo difficile da raggiungere con impegno e lotta prolungata, io mi sono imbattuta molto presto, appena finita la guerra – che ci aveva indotto a pensare che stare in pace sarebbe stato normale, non una condizione rara, già subito da riconquistare.  Partigiani della pace Andando a frugare […]

Pietro Folena: Tom Benetollo, accendere la luce del sole

Tom dal 1973 era stato uno dei miei migliori amici. Forse il migliore. E come in tutte le grandi amicizie cariche di sentimenti, c’erano stati periodi di incomprensione, e di lontananza. Ma quel filo non si era spezzato mai. (…) La sua formazione, tra gli anni ‘60 e gli anni ‘70, è stata decisiva per farlo diventare forse il più importante leader pacifista italiano, e uno dei più importanti in Europa.

Marco Fumagalli: “Tom, siamo sicuri che la manifestazione sarà grande?”

Sono passati più di 40 anni da quando noi della FGCI insieme ad altri convocammo la prima grande  manifestazione il 24 ottobre del 1981 da cui prese le mosse quel grande movimento per la pace che  segnò profondamente una fase della storia italiana e non solo.  Quarant’anni sono un tempo lunghissimo, soprattutto in un mondo […]

Walter Massa: la nostra voglia di riscatto contro il mondo in guerra

Non c’era un modo migliore e più efficace per attraversare questo ventennale dalla scomparsa del nostro Tom e così rendere attualissimo il suo esempio, le sue intuizioni, le sue battaglie e i suoi valori. Valori che abbiamo assunto come identitari e fondativi in quella stagione lunghissima segnata, appunto, dal pacifismo italiano che ha condizionato in […]

Giampiero Rasimelli: una lunga avventura dalla parte giusta della storia

Tom Benetollo era un animale politico di razza purissima, fiutava il fatto politico, l’occasione scatenante, cercava e trovava le strade e i soggetti protagonisti delle mobilitazioni e del mutamento …. Era sempre in movimento col telefono, col suo micidiale fax (poi verrà il telefonino), con le sue valigie sempre pronte. Così arrivò a Perugia, aveva intuito quello che sarebbe accaduto, che quello umbro sarebbe stato un eccezionale laboratorio

Simone Siliani: Comiso, il birillo rosso al centro del biliardo

Partecipavo all’attività del movimento pacifista a Firenze e in Italia, nonché al Coordinamento nazionale dei Comitati per la Pace, che allora si riuniva a Roma, nella sede de il Manifesto, in via Muzio Clementi. Fu in una di queste lunghe, fumose e però creative riunioni che fu decisa un’azione nonviolenta ai cancelli della base di Comiso al momento in cui sarebbero stati condotti lì i missili Cruise.