Sergio Bassoli: Caro Tom. Il mio racconto, la nostra storia

La traccia che hai lasciato è diventata un sentiero battuto, ben segnato che ci ha aiutato ad affrontare le sfide di questi ultimi decenni per far sì che la pace diventi, come pensavi tu, un progetto politico. (…) Ora devo intrecciare le nostre storie con il tema della pace, cosa che per te sarebbe facile, ma il compito tocca a me e la cosa cambia. Ci provo, poi mi dirai se ci sono riuscito o se sono uscito di strada.

Salvatore Cannavò: l’esperienza di Guerre&Pace e la fine del modello Vietnam

Dopo la vita studentesca, il movimento della Pantera, sull’onda della guerra del Golfo del 1991 incontro l’esperienza del “Comitato Golfo per la verità sulla guerra” fondato proprio contro il “nuovo ordine globale” degli Stati Uniti di George Bush sr. Quel Comitato aveva tra i suoi fondatori figure eccezionali come padre Ernesto Balducci, Raniero La Valle, Domenico Gallo ed era nato, nel giugno 1991, in collegamento col Tribunale sui crimini di guerra promosso negli Stati Uniti dall’ex ministro alla giustizia Ramsey Clark.

Pietro Folena: Tom Benetollo, accendere la luce del sole

Tom dal 1973 era stato uno dei miei migliori amici. Forse il migliore. E come in tutte le grandi amicizie cariche di sentimenti, c’erano stati periodi di incomprensione, e di lontananza. Ma quel filo non si era spezzato mai. (…) La sua formazione, tra gli anni ‘60 e gli anni ‘70, è stata decisiva per farlo diventare forse il più importante leader pacifista italiano, e uno dei più importanti in Europa.

Graziano Fortunato: Adotta la pace e Telefonski Most, ponti nelle guerre balcaniche

Un Mixer e due telefoni, un ponte telefonico italiano tra abitanti di Croazia e Serbia che non potevano più comunicare a causa della guerra. Lo avevamo fatto con lo spirito di slancio solidale che, allora come oggi, contraddistingue il mondo associativo. (…). La censura e il blocco di ogni forma di comunicazione e dialogo erano alcuni degli strumenti delle politiche nazionaliste.

Dino Frisullo: contro la guerra, al fianco delle vittime

Da instancabile organizzatore ma anche da ricercatore, giornalista: Dino studiava, approfondiva, cercava informazioni per “leggere” i conflitti e capire come poter incidere sui rapporti di forza, con la consapevolezza che bisogna conoscere le forze in campo per non essere velleitari, senza però rinunciare alla convinzione che quando tutto sembra inutile, la politica, il coinvolgimento democratico e popolare, sono l’unica forza motrice giusta della storia, sperimentando altre forme di diplomazia “dal basso”, costringendo i governi, gli Stati a fare i conti con la caparbia ostinazione di un pugno di visionari forse un po’ matti, disposti perfino a prendere botte, a essere incarcerati, a rischiare la vita facendo da scudi umani in zone di guerra.

Marco Fumagalli: “Tom, siamo sicuri che la manifestazione sarà grande?”

Sono passati più di 40 anni da quando noi della FGCI insieme ad altri convocammo la prima grande  manifestazione il 24 ottobre del 1981 da cui prese le mosse quel grande movimento per la pace che  segnò profondamente una fase della storia italiana e non solo.  Quarant’anni sono un tempo lunghissimo, soprattutto in un mondo […]

Walter Massa: la nostra voglia di riscatto contro il mondo in guerra

Non c’era un modo migliore e più efficace per attraversare questo ventennale dalla scomparsa del nostro Tom e così rendere attualissimo il suo esempio, le sue intuizioni, le sue battaglie e i suoi valori. Valori che abbiamo assunto come identitari e fondativi in quella stagione lunghissima segnata, appunto, dal pacifismo italiano che ha condizionato in […]

Alfonso Navarra: la Lega per il Disarmo Unilaterale

“La rivoluzione disarmista”: questa è l’idea fondamentale dello scrittore Carlo Cassola da cui nasce, nel 1978, la Lega per il disarmo unilaterale (LDU in sigla).
(…) Dobbiamo purtroppo constatare che l’Italia, anche a distanza di decenni, contrariamente alle aspettative del nostro fondatore, non ha affatto rinunciato alle sue Forze armate ma, nel cambiamento delle sue cosiddette Repubbliche (dalla Prima, alla Seconda e alla Terza) ha sempre mantenuto la costante una corsa al riarmo crescente

Giampiero Rasimelli: una lunga avventura dalla parte giusta della storia

Tom Benetollo era un animale politico di razza purissima, fiutava il fatto politico, l’occasione scatenante, cercava e trovava le strade e i soggetti protagonisti delle mobilitazioni e del mutamento …. Era sempre in movimento col telefono, col suo micidiale fax (poi verrà il telefonino), con le sue valigie sempre pronte. Così arrivò a Perugia, aveva intuito quello che sarebbe accaduto, che quello umbro sarebbe stato un eccezionale laboratorio