Vittorio Arrigoni: “Mi chiedi una lettera…”

Diciamo che ormai sono in viaggio da svariati anni. Un viaggio che più che intorno al globo si può identificare come all’interno dell’uomo. Mettendo a tacere ogni retorica e respingendo ogni modello di vita preconfezionato della nostra società malata, io ho deciso di dedicare molto del mio tempo e delle mie energie alla ricerca di verità nascoste, interessi inusuali, mettendo al setaccio quei luoghi dove la miseria e la guerra segnano per sempre, insegnando a perdere ogni speranza di pace, ogni diritto di equa esistenza. Ho assoggettato le regole della mia vita all’anarchia della mia anima, che di desueto confluisce nei normali ranghi che la società ci impone. (…)Costruivamo scuole e laboratori di falegnameria per tirar via dalla strada i giovani, altrimenti destinati alla cerchia di lercia miseria e alcolismo che ha inghiottito la maggior parte degli adulti.