Vittorio Arrigoni: “Mi chiedi una lettera…”

Diciamo che ormai sono in viaggio da svariati anni. Un viaggio che più che intorno al globo si può identificare come all’interno dell’uomo. Mettendo a tacere ogni retorica e respingendo ogni modello di vita preconfezionato della nostra società malata, io ho deciso di dedicare molto del mio tempo e delle mie energie alla ricerca di verità nascoste, interessi inusuali, mettendo al setaccio quei luoghi dove la miseria e la guerra segnano per sempre, insegnando a perdere ogni speranza di pace, ogni diritto di equa esistenza. Ho assoggettato le regole della mia vita all’anarchia della mia anima, che di desueto confluisce nei normali ranghi che la società ci impone. (…)Costruivamo scuole e laboratori di falegnameria per tirar via dalla strada i giovani, altrimenti destinati alla cerchia di lercia miseria e alcolismo che ha inghiottito la maggior parte degli adulti.

Le donne in nero, ieri e oggi

LE ORIGINI di Elisabetta Donini Elisabetta Donini,  (Torino, 1942) insegnante di Fisica alla Facoltà di Agraria dell’Università di Torino, una delle fondatrici delle Donne in Nero italiane, impegnata dalla fine degli anni ’80 in percorsi di relazione con donne palestinesi e israeliane, ed è autrice di numerosi testi e saggi su temi quali la politica della diversità, i rapporti attraverso […]

Pietro Folena: Tom Benetollo, accendere la luce del sole

Tom dal 1973 era stato uno dei miei migliori amici. Forse il migliore. E come in tutte le grandi amicizie cariche di sentimenti, c’erano stati periodi di incomprensione, e di lontananza. Ma quel filo non si era spezzato mai. (…) La sua formazione, tra gli anni ‘60 e gli anni ‘70, è stata decisiva per farlo diventare forse il più importante leader pacifista italiano, e uno dei più importanti in Europa.

Renzo Maffei e Salaam ragazzi dell’olivo

Salaam Ragazzi dell’Olivo nasce nel 1988 all’indomani dell’inizio dell’Intifada del 1987. È una campagna promossa da Arciragazzi e Agesci per l’affido a distanza caratterizzato dall’invio diretto di contributi economici alle famiglie e dalla promozione di relazioni tra Italia e Palestina. La scelta dell’affido a distanza è basata sulla volontà di perseguire una piena e consapevole condivisione emotiva di una condizione grave e della volontà solidale per conseguire il suo superamento

Francesco Martone: ecopacifismo scelta di vita

Mi è stato chiesto di scrivere del mio impegno pacifista quale contributo al sito creato per ricordare Tom. Sono giorni che penso a come iniziare, per evitare di cadere nella trappola del ricordo, del rimpianto, o dell’autocelebrazione. Ci provo. Non me ne vogliate se l’amarcord rischia di prendere il sopravvento. Allora, se dovessi fissare nel […]

Guerre&Pace: la rivista e il suo direttore Walter Peruzzi

Guerre&Pace nasce nel 1993, inizialmente come “bollettino del Comitato Golfo”, ma già aperto ai contributi di tante e tanti che avevano in precedenza dato vita a riviste o esperienze di informazione alternativa sui temi internazionali/internazionalisti. “Guerre&Pace vuol far sentire l’inquietante rumore delle armi, che si propaga dal ‘nuovo ordine mondiale’, presentando i fatti più che i commenti, le informazioni più che le opinioni. Guerre&Pace non è una rivista ma più modestamente un bollettino mensile a servizio di tutto il movimento pacifista, che fornisce notizie poco diffuse o taciute, documenti e testimonianze dirette sui conflitti in corso nel mondo e sulle iniziative contro le guerre… Si tratta di rendere visibile quello che i media occultano o deformano, per informarsi e informare”. Riportiamo qui l’editoriale dell’ultimo numero della rivista, che dopo venti anni chiude dopo la morte del suo direttore Walter Peruzzi.

Matteo Pucciarelli: parole di guerra, parole di pace

Cercare la pace è non dimenticare la storia e le vite di chi subisce su di sé il peso della disuguaglianza e delle discriminazioni. Non voltare lo sguardo, quindi. Orientarlo anche laddove, invece, uomini e donne di buona volontà provano a mettere in pratica l’idea di trasformazione della società. Dare voce alla concretezza di chi si muove con fatica e desolazione sulle linee di confine