Per un’altra Europa

Guerra, attentati, conflitti continuano a dominare la scena mediorientale e il terrore torna a colpire anche l’Europa: a Londra, a luglio quattro esplosioni su bus e metro provocano 55 morti e 700 feriti.

Ma il 2005 è anche un anno di disastri naturali: a Capodanno il mondo è sconvolto dalla catastrofe causata dallo tsunami nell’Oceano Indiano il 26 dicembre 2004, con 230.000 morti. Ad agosto poi l’uragano Katrina devasta la costa sud-est degli USA e la città di New Orleans. 

E proprio a febbraio 2005 entra in vigore il Protocollo di Kyoto, per ridurre i gas serra e frenare i cambiamenti climatici. E’ sottoscritto da 141 paesi, non dagli Stati Uniti. 

Per il movimento pacifista italiano, l’anno nuovo inizia con una grande paura: in Iraq a febbraio viene rapita Giuliana Sgrena, giornalista e inviata del quotidiano Il Manifesto, attivista pacifista e femminista. I rapitori, un gruppo armato estremista islamico, chiedono il ritiro delle truppe italiane dall’Iraq. 

Tutto il movimento contro la guerra si attiva per la sua liberazione, 500.000 mila persone manifestano a Roma il 19 febbraio.

Il 4 marzo Giuliana viene rilasciata, ma l’auto dove viaggia verso la libertà con Nicola Calipari, funzionario del SISMI impegnato per la sua liberazione, viene colpita dal fuoco aperto da militari USA. Giuliana viene ferita, Calipari muore. 

Nel corso dell’anno, sono molte le novità sul fronte internazionale: governi progressisti si insediano in Uruguay e Bolivia, nell’Ulster l’IRA depone le armi, le truppe siriane si ritirano dal Libano, e  Israele completa il suo ritiro unilaterale da Gaza: salutato dal mondo come un passo di pace, sarà invece l’inizio dell’assedio che si stringe intorno alla città.

Ma è l’Unione Europea al centro della scena, nel 2005: il Trattato Costituzionale approvato a gennaio viene bocciato nei referendum in Francia e nei Paesi Bassi. Viene alla luce la disaffezione che sempre più persone in Europa nutrono verso l’Unione Europea garante del neoliberismo e del mercato, invece che dei diritti sociali. 

Da anni i movimenti sociali europei denunciano questa realtà e propongono la loro alternativa: “un’altra Europa” democratica, sociale, di pace, giustizia sociale e climatica, di diritti, aperta e accogliente, rispettosa di tutte le diversità che il nostro continente contiene.

Ma la sordità e l’incapacità della leadership europea di comprendere la sfiducia della propria gente e di reagire cambiando strada aprirà negli anni le porte al ritorno dei nazionalismi, dei localismi, e della destra estrema. 

Alcuni fra gli eventi di movimento significativi del 2005:

• 26-31 gennaio: Forum Sociale Mondiale a Porto Alegre
• 4 febbraio: rapimento a Baghdad di Giuliana Sgrena
• 19 febbraio manifestazione nazionale per la liberazione di Giuliana
• febbraio: parte la campagna contro la riforma dei codici penali militari
• 19 marzo: a Bruxelles manifestazione europea contro guerra, liberismo e razzismo a due anni dalla guerra in Iraq
• 16-19 giugno: Forum Sociale Mediterraneo a Barcellona
• luglio: molte iniziative ricordano i 10 anni dal genocidio di Srebenica durante la guerra in Bosnia-Erzegovina
• 11 settembre: Marcia Perugia – Assisi
• 22 settembre: Forum Sociale Europeo a Istanbul
• 12-13 novembre: a Firenze Assemblea per un’Altra Europa
• 16 novembre: sciopero generale in Val di Susa contro la TAV e enorme marcia da Bussoleno a Susa
• dicembre: manifestazioni internazionali in occasione del vertice del  WTO ad Hong Kong