Graziano Fortunato: Adotta la pace e Telefonski Most, ponti nelle guerre balcaniche

Così rispondeva il nostro “militare serbo disertore” che avevamo trovato davanti agli uffici di via Adige una calda mattina di inizio settembre, inviatoci da un compagno dell’ Arci di Udine, che forse per “sbolognarlo” o forse informato dell’impegno che l’Arci stava profondendo nelle azioni contro la guerra in Jugoslavia e per l’accoglienza dei profughi, lo catapultò nelle “braccia accoglienti” di Flavio Mongelli, allora Presidente di Arci Milano e della Segreteria Nazionale. 

Dopo due mesi Nejad (Nele) non sapeva ancora parlare italiano e, naturalmente, decidemmo di metterlo a rispondere al centralino, centralino molto caldo e particolare, che avevamo aperto con l’aiuto del sindacato e di altre associazioni: Telefonski Most, un “ponte telefonico tra le persone”. 

ll 5 ottobre 1992 era partita l’iniziativa nella sede dell’ Arci a Milano. Un Mixer e due telefoni, un ponte telefonico italiano tra abitanti di Croazia e Serbia che non potevano più comunicare a causa della guerra. Lo avevamo fatto con lo spirito di slancio solidale che, allora come oggi, contraddistingue il mondo associativo (e forse anche con un po’ di incoscienza… meno male). 

Con l’aiuto dei volontari e senza pensare alle conseguenze, nel giro di poche settimane il nostro centralino era letteralmente “impazzito”. Avevamo allora la selezione passante per dieci linee, ma nessuno riusciva più a ricevere e neanche a chiamare. 

Così il “lavoro” prezioso di Nele diventò determinante a riprendere anche le nostre attività abituali. Passava intere giornate a ripetere di chiamare sul nuovo numero …appunto “pet pet jedan osam dva pet”, oggi con l’avvento della telefonia mobile è uno dei pochissimi numeri che ricordo a memoria

Ma torniamo a Telefonski Most: la censura e il blocco di ogni forma di comunicazione e dialogo erano alcuni degli strumenti delle politiche nazionaliste. Così avvenne anche nelle zone di confine tra Croazia e Serbia nel 1991. Un’intera fascia di villaggi, abituati a scambi oltre confine tra parenti, amici e conoscenti, vennero isolati: le false notizie dei reciproci massacri date per radio e tv – non potendo essere verificate anche attraverso le telefonate ad amici e parenti sul campo – ebbero molto più successo nello scatenare una guerra fratricida. 

In Italia, Arci e l’Associazione Est/Ovest, con pochi mezzi economici e tanto volontariato – quello dei cittadini bosniaci residenti a Milano e alcuni volontari italiani bilingue – idearono e costruirono un ponte telefonico. E come ricordò Alexander Langer al Verona Forum nel 1995 “…allora non ci si poteva neanche sognare di riunirsi a Zagabria, Belgrado, Ljubljana, Skopje o Sarajevo, e persino per parlarsi bisognava ricorrere ai ponti telefonici via Bruxelles o Milano”

“Telefonski Most” permetteva la comunicazione umana e familiare. 

Di seguito il ricordo di una volontaria bilingue, la prima telefonata: “La signora chiama dalla Croazia, mi dice di voler parlare con il figlio che non sente da mesi e che abita oltre confine. Su un altro telefono faccio il numero serbo, lui risponde sorpreso. Li metto in collegamento. Si raccontano, piangono, chiedono conferma delle notizie sentite per radio e tv”

“Furono migliaia le chiamate, voci di persone che non pronunciarono mai parole di odio e vendetta, non gettarono sul parente o sull’amico lontano la responsabilità della tragedia in atto”, come ricorda spesso Lusenti, allora responsabile internazionale di Arci Milano. 

Telefonski Most durò circa cinque anni, migliaia furono le telefonate, decine i volontari, segnò profondamente i militanti di Arci che diedero vita ad altre campagne di solidarietà, si recarono spesso nei paesi colpiti dalla guerra, “ospitarono la guerra in casa”, raccolsero centinaia di milioni di lire per gli “affidi a distanza nella campagna “adotta la pace”…ma questa è un’altra storia. 

Ps. Cosa è rimasto di quella meravigliosa esperienza? Sicuramente una bolletta da 460.000 milioni di lire (come dire oggi circa 350.000 euro), che l’Arci, con il contributo di tutti e tutte, e con il prezioso lavoro di relazioni di Tom Benetollo e di Flavio Mongelli riuscì a risolvere e pagare, ma soprattutto un lavoro internazionale che da allora ad oggi non si è mai interrotto, neanche durante la pandemia, come potete intuire da queste immagini della Biblioteca di Sarajevo e dal ponte di Mostar dove un tricolore di luci simboleggiava la solidarietà e la vicinanza degli amici ex-Jugoslavi all’Italia colpita dal Covid. 


Adottalapace è stato un progetto di solidarietà e di Cooperazione internazionale partito, ideato e realizzato (nella sua fase iniziale) da Arci Emilia Romagna e Arci Bologna durante la guerra in Ex Jugoslavia, che si è trasformato nel tempo in un progetto nazionale.

Vari territoriali si sono attivati coinvolgendo nel percorso diversi attori e “compagni di strada”, in Emilia parti in collaborazione con Arci Ragazzi e CGIL. Naturalmente il progetto aveva coinvolto la struttura del Nazionale che allora si chiamava Arcisolidarietà.

Nel giro di pochissimo tempo anche Arci Toscana e Arci Lombardia avviarono la Campagna che, ad esempio, a Milano e anche in altri territori coinvolsero le Acli e i membri della carovana pacifista Mir Sada. Ognuno adattò alla propria specificità le iniziative e fece partire i gemellaggi con i territori al di là dell’Adriatico. Nell’arco di un anno anche nelle altre regioni del centro e del sud Italia partirono progetti locali di aiuto alle popolazioni in conflitto.

L’obiettivo principale del progetto era di mettere in contatto famiglie italiane con famiglie della ex-Jugoslavia, in modo da attivare affidi a distanza da parte di diversi soggetti (famiglie, singoli o gruppi italiani) a favore di famiglie, bambini, anziani etc. sia nei campi profughi che nelle zone circostanti le aree di crisi.

Ad ogni famiglia affidata venivano recapitate mensilmente delle quote (oggi ammonterebbero a circa 60/80 euro) per un’intera annualità. Una cifra equiparabile a uno stipendio o una pensione minima locale, che all’epoca era di circa 60 euro al mese: un’aiuto indispensabile a coprire i bisogni primari delle famiglie profughe e devastate dall’assurdità della guerra fratricida.

Il valore aggiunto di questa iniziativa stava nella possibilità di sviluppi futuri che un intervento siffatto poteva facilitare, data la vicinanza a noi degli scenari di crisi. Tra affidati e affidatari si creava (attraverso scambi di foto e di lettere) un rapporto dignitoso e “alla pari” che diede vita ad una amicizia che fu duratura.

Metodologia 

Data l’estrema variabilità degli scenari in cui ci si trovava ad operare, per rendere efficace e continuativo nel tempo la realizzazione del progetto, un solo modo garantiva il controllo dell’iniziativa: curare di persona la selezione dei beneficiari e la distribuzione degli aiuti consegnandola di persona ai destinatari; cosa che i responsabili del progetto fecero mensilmente recandosi nelle zone di intervento e che fu la grande forza di Adottalapace.

La totale e verificabile trasparenza nelle donazioni (le associazioni partner della ex Jugoslavia si facevano garanti della corretta distribuzione dei fondi) motivava sempre più i volontari e gli attivisti che, una volta ritornati dai viaggi e dalle missioni, diventavano divulgatori efficaci dell’iniziativa.

Zone di intervento 

Il progetto pian piano si dispiegò in Serbia (a Novi Sad, Belgrado, Pancevo, Subotica), in Croazia (a Virovitica, Dakovo, Gasinci, Gradac e Rijeka), in Dalmazia centro meridionale (Varazdin), e in Bosnia Erzegovina (a Posusje, Siroki, Brieg, Mostar, Tuzla). Con quasi tutti questi Comuni si stabilirono gemellaggi e in molti si “aprirono” le “ambasciate locali per la pace”.

Valori 

I valori alla base del progetto erano la promozione della pace, che veniva sostenuta sempre, anche quando ci si recava direttamente nelle zone di guerra in cui si realizzavano gli affidi; e, altro principio fondamentale, l’interetnicità dell’azione umanitaria. Questo era il motivo per cui Adottalapace operava in favore di cittadini serbi, montenegrini, croati, musulmani in uguale misura e senza alcuna distinzione, purché vittime loro malgrado di una guerra non voluta.

Oltre all’obiettivo principale, che era quello di attivare quanti più affidi possibili e consolidare i rapporti tra le famiglie per i rinnovi annuali, le azioni si dispiegarono su:

Informazione e sensibilizzazione 

La guerra nella ex Jugoslavia era una guerra dimenticata. Migliorare e far circolare l’informazione, ribadire che anche tra la popolazione dell’ex Jugoslavia cresceva la voglia e l’impegno per la pace e, infine, far conoscere e sostenere tutti i progetti e i gruppi che, sia nella ex Jugoslavia che altrove, erano impegnati per una risoluzione non violenta dei conflitti costituiva un utilissimo contributo per superare l’indifferenza.

Raccolta fondi e di materiali 

Tali venivano inviati nelle diverse zone interessate al progetto: la situazione di guerra e la gravissima situazione economica rendevano assai difficile, tra l’altro, il mantenimento delle normali attività scolastiche, pertanto lo sforzo si indirizzava alla. ricerca e all’invio del materiale destinato ad attività didattiche (carte, penne, pennarelli, libri…) e di comunicazione (materiale per stampa, fax , toner, matrici…).

Scambi culturali 

Una delle conseguenze della guerra era rappresentata dall’isolamento culturale in cui si trovavano le zone di conflitto: realizzare scambi culturali con diverse modalità espressive (concerti, teatro, cinema, incontri…) oltre a rompere questo isolamento, contribuiva a far conoscere la cultura balcanica agli attivisti e ai volontari del progetto e viceversa, e a rafforzare la fiducia nella cultura della tolleranza e della differenza.

Il progetto andò ben oltre il periodo del conflitto, le cui conseguenze non sono ancora oggi sanate. Molti comitati continuarono fino al dissolvimento totale della ex-Jugoslavia alla fine degli anni 90.

A distanza di più di 30 anni, molti di quei rapporti costruiti con le organizzazioni partner sono ancora in essere. Progetti che hanno portato alla realizzazione di tante altre attività in campo sociale, culturale e politico, tra i quali il sostegno alla nascita del Forum del Terzo settore Yugoslavo.

Tom Benetollo, allora presidente nazionale dell’Arci, partecipò, insieme ad altri compagni e compagne, ad una delegazione italiana che andò nell’estate del 1999, appena finita la guerra della Nato contro la Repubblica Federale Yugoslava di Milosevic, per sostenere la nascita del 1° Forum del Terzo settore Yugoslavo a Subotica, continuando il lavoro politico dell’associazione tutta, che era iniziato tanti anni prima con l’Assemblea dei cittadini (non allineati) di Helsinki.

Non è stato mai possibile quantificare il numero totale di affidi che le centinaia di Associazioni e le migliaia di volontari italiani ed internazionali attivarono in quel decennio, dai pochi documenti cartacei si presume che furono decine di migliaia: solo a titolo di esempio, il solo Comitato di Milano, nel periodo più caldo del conflitto, aveva circa 860 affidi nelle zone di Rijeka in Croazia (prevalentemente profughi provenienti dalla Slavonia Orientale e nella zona di Subotica nella ex regione autonoma di Vojvodina in Serbia (serbi delle krajne e delle zone di confine con Croazia e Bosnia).

volontari erano prevalentemente giovani tra i venti e i trent’anni che andavano avanti e indietro con furgoni, macchine e treni (gli aerei non c’erano o costavano una fortuna) quasi tutti i mesi, “imbottiti” di soldi in contanti, nascosti ogni dove, prevalentemente marchi tedeschi di piccolo taglio, a causa di un inflazione galoppante determinata dalla guerra, che raddoppiava i costi dei beni di prima necessità da un giorno con l’altro.

Coraggiosi, incoscienti, incuranti dei pericoli …non so ma quando ricordo quegli anni lo faccio con gli occhi della nostalgia e del disincanto, la nostalgia per i tanti compagni e compagne che non ci sono più e la perdita del disincanto dell’Europa della pace e dei diritti , che ancora oggi dopo trent’anni non è riuscita a impedire ciò che accade in Ucraina e in Palestina.

Adottalapace ha favorito la nascita di centinaia di rapporti con innumerevoli associazioni dei Balcani, che in alcuni casi ancora oggi, lavorano e operano con noi, tra le tante la Cooperativa Insieme di Bratunac (Srebrenica) e tanti legami che non si sono mai spezzati ne interrotti.

Approfondimenti dall'archivio

Datatable - Inizio
Documenti
Congelare gli aiuti militari ad Algeria Egitto e Tunisia | Rete Italiana per il Disarmo, Tavola della Pace | Testo dell appello | 30-11--0001 | Parole chiave: Disarmo, Intervento umanitario, Libia, Siria, Egitto, Algeria, Tunisia
Contro la guerra con tutti i mezzi, soprattutto a piedi | Mario Pianta | Intervista di Mario Pianta a Tom Benetollo, pubblicata da il manifesto | 03-09-1981 | Parole chiave: Disarmo, Disarmo Nucleare, Euromissili, Perugia-Assisi, Tom Benetollo
Chi sono i pacifisti europei | Tom Benetollo | Articolo pubblicato sul n.32 di Rinascita. | 12-08-1983 | Parole chiave: Comiso, Disarmo Nucleare, Tom Benetollo
Visitare luoghi difficili. Per un campo di pace delle donne in Libano | Elisabetta Donini | Articolo pubblicato su Il Manifesto | 22-02-1987 | Parole chiave: Intervento umanitario, Libano
Le ragioni dell'impegno | Tom Benetollo | Sulla manifestazione dell'11.02.1989 per la Palestina e lancio di Time for Peace | 13-02-1989 | Parole chiave: Manifestazione, Palestina, Tom Benetollo
Aiutiamo i ragazzi dell'Olivo | Giovanni De Mauro | Intervista a Tom Benetollo su l'Unità in cui si racconta l'idea di Arciragazzi e di Agesci | 12-05-1989 | Parole chiave: Aiuti umanitari, Palestina, Tom Benetollo
Dear Tzali | Tom Benetollo | Lettera dattiloscritta a firma di Tom Benetollo indirizzata a Tzaly, esponente di Peace Now per annunciare l'iniziativa di Time for Peace | 16-07-1989 | Parole chiave: Time for Peace, Tom Benetollo
Lettera di Tom per Time for Peace | Tom Benetollo | Lettera dattiloscritta a firma Tom Benetollo indirizzata alle associazioni e alle organizzazioni per varare il sostegno a Time for Peace | 29-07-1989 | Parole chiave: Gerusalemme, Palestina, Time for Peace, Tom Benetollo
Time for Peace bilancio di una sfida | Tom Benetollo, Chiara Ingrao | Resoconto, pubblicato da L'Unità, di "una vittoria per il movimento pacifista europeo" | 24-01-1990 | Parole chiave: Palestina, Time for Peace, Tom Benetollo
Est-Ovest Europa | Tom Benetollo, Raffaella Bolini | Doppia pagina di Arcipelago con "In ottobre a Praga è Primavera" a firma Tom Benetollo e "...e a Budapest si prepara la discussione" di Raffaella Bolini | 09-04-1990 | Parole chiave: Tom Benetollo, Europa
Inner story | Tom Benetollo | Racconto di un'idea diventata realtà: la carovana della pace da Skopje a Sarajevo | 24-09-1991 | Parole chiave: Sarajevo, Tom Benetollo
Assopace e Comitato cittadini bosniaci a Roma. Documento di trasporto | Neva Bernardi | Documento dell'Associazione per la pace che attesta la raccolta di 14.350 kg di aiuti umanitari grazie al Comitato Cittadini Bosniaci a Roma. | 22-01-1992 | Parole chiave: Balcani, Intervento umanitario, Aiuti umanitari
Operazione Colomba: difesa nonviolenta | Comunità Papa Giovanni XXIII | Volantino dell'Associazione Comunità Papa Giovanni XXIII sull'Operazione Colomba | 01-04-1992 | Parole chiave: Intervento umanitario, Difesa nonviolenta
La marcia dei pacifisti europei si ferma alle porte di Sarajevo | Vichi de Marchi | Articolo su l'Unità il giorno prima dell'ingresso a Sarajevo | 11-12-1992 | Parole chiave: Sarajevo
Il giorno in cui don Tonino Bello parlò a Sarajevo | Lucia Bellaspiga | Un racconto su don Tonino Bello e la marcia dei 500. A distanza di trent'anni. Reportage per Avvenire | 11-12-1992 | Parole chiave: Sarajevo, don Tonino Bello
Dentro il conflitto | Agostino Zanotti | Venti anni fa, con l'inizio della fine della Jugoslavia, nasce in Italia uno straordinario movimento di solidarietà fatto di convogli umanitari, ospitalità ai profughi e relazioni che continuano ancora oggi. La testimonianza di uno dei protagonisti di quella stagione, segnata dalla strage dei volontari italiani a Gornj Vakuf il 29 maggio 1993 | 30-05-1993 | Parole chiave: Balcani, Intervento umanitario
Ex Jugoslavia una guerra europea | Associazione per la Pace | Seminario nazionale di Assopace sull'impegno del movimento per la pace e la solidarietà. Frattocchie 12,13 giugno 1993 | 12-06-1993 | Parole chiave: Associazione per la Pace, Intervento umanitario
Summertime for Peace | Giulio Marcon, Raffaella Bolini | Lettera del Consorzio Italiano di Solidarietà, firmata da Giulio Marcon e Raffaella Bolini, indirizzata al ministro della Difesa Fabio Fabbri e ai parlamentari aderenti al patto "Democrazia è partecipazione" | 25-06-1993 | Parole chiave: Intervento umanitario, Consorzio Italiano di Solidariet
Sarajevo cuore d'Europa | aavv | Volantino di promozione dell'iniziativa di raccolta di aiuti umanitari per Sarajevo | 28-06-1993 | Parole chiave: Aiuti umanitari, Balcani, Sarajevo
Adottate la Pace | Roberta Giordano | "Adotta la pace" iniziativa promossa dall'Arci | 28-07-1993 | Parole chiave: Balcani, Intervento umanitario
Cronologia di Mir Sada | aavv | Giorno per giorno, l'esperienza di Mir Sada | 15-08-1993 | Parole chiave: Balcani, Mir Sada, Sarajevo
Lettera di Stasa | Stasa | Lettera di Stasa sul Movimento donne per la pace e sulle Donne in nero | 02-09-1993 | Parole chiave: Balcani, Sarajevo, donne, femminismo
C'è molto da fare: prima e dopo Mir Sada | Tom Benetollo | Riflessione, pubblicata su Azione nonviolenta, dopo l'interruzione della marcia di Mir Sada | 09-09-1993 | Parole chiave: Tom Benetollo
Lettera su Moreno | Luigi Ceccato, Pierluigi Ontanetti, Luca Berti, Angelo Cavagno | Lettera in cui si ricostruisce l'uccisione di Moreno Locatelli | 03-10-1993 | Parole chiave: Aiuti umanitari, Moreno Locatelli, Sarajevo
Disarmiamo l inverno | Ics | Raccolta straordinaria di aiuti per la Bosnia-Erzegovina promossa dal Consorzio Italiano di Solidarietà | 20-12-1993 | Parole chiave: Balcani, Sarajevo
Qualcuno dopo questo massacro | Gianni D Elia | Recensione al libro "Qualcuno dovrà dopo tutto. Racconti e poesie dalla guerra". Edito da Lunaria in collaborazione con Associazione per la pace. International Peace Center di Sarajevo e Pen Club. Con poesie di, tra gli altri, Gianni D'Elia eTommaso di Francesco | 20-02-1995 | Parole chiave: Balcani, Sarajevo
Bosnia per fermare la guerra per rilanciare la solidarieta | Associazione per la pace, Arci | Lettera ai parlamentari. Le proposte del volontariato | 31-05-1995 | Parole chiave: Balcani, Intervento umanitario
Bosnia per fermare la guerra per rilanciare la solidarieta | Arci, Associazione per la pace | Lettera aperta ai parlamentari | 31-05-1995 | Parole chiave: Aiuti umanitari, Balcani, Intervento umanitario
Dichiarazione delle Nazioni Unite sui Difensori dei diritti umani | aavv | Dichiarazione sul diritto e la responsabilità degli individui, dei gruppi e degli organi della società di promuovere e proteggere le libertà fondamentali e i diritti umani universalmente riconosciuti | 08-03-1999 | Parole chiave: Diritti umani, Intervento umanitario
Un pacifista sulla linea del fronte | Oreste Pivetta | Intervista a Giulio Marcon di Oreste Pivetta pubblicata da L'Unità | 24-04-1999 | Parole chiave: Aiuti umanitari, Intervento umanitario, Missione Arcobaleno
Un vulcano di nome Kosovo | Tom Benetollo | Invito di Tom Benetollo per la preparazione di un'assemblea del movimento per la pace e la solidarietà nel Kosovo | 20-05-1999 | Parole chiave: Kosovo, Tom Benetollo
Banca mondiale e fondo monetario internazionale: controvertice a Praga | Tom Benetollo e Raffaella Bolini | Dichiarazione di Tom Benetollo, presidente nazionale Arci e di Raffaella Bolini, responsabile attività internazionali Arci | 27-09-2000 | Parole chiave: Nizza, fmi, wto, Praga, Arci, Banca mondiale, Tom Benetollo
Le ragioni del corteo dell 11 novembre | Tom Benetollo | Analisi, pubblicata su il Manifesto,sull'importanza della manifestazione unitaria dell'11 novembre | 04-11-2000 | Parole chiave: Palestina, Tom Benetollo, Time for peace
Sì, è giusto andare a Genova | Tom Benetollo | "Genova chiama. E’ un anniversario che reclama  un impegno di cambiamento. Lo dobbiamo a Carlo Giuliani (ragazzo)." Inizia così il lungo articolo di Tom Benetollo a un anno dal G8 di Genova. | 15-07-2002 | Parole chiave: Genova, Iraq, Tom Benetollo, No Global
Contro la guerra in Iraq: una grande manifestazione a Firenze il 9 novembre | Coordinamento italiano per il Forum Sociale Europeo | Appello europeo per la mobilitazione contro la guerra in Iraq e calendario delle iniziative italiane in vista del 9 novembre | 09-09-2002 | Parole chiave: Intervento umanitario, Iraq, manifestazione
Embargo, una condanna a morte | Fabio Alberti | Articolo pubblicato su "il Manifesto". 12 tonnellate di aiuti umanitari portati dal primo aereo di una compagnia di bandiera italiana atterrato al Saddam Airport, nonostante il governo italiano... | 19-12-2002 | Parole chiave: Intervento umanitario, Iraq
Lettera di ringraziamento post 15 febbraio | Tom Benetollo | Una "tesi di laurea in pillole", che poi è "una lettera di ringraziamento". Così viene definito il testo dallo stesso Tom Benetollo | 20-02-2003 | Parole chiave: Intervento umanitario, Iraq, Manifestazione, Onu, Relazioni Internazionali, Tom Benetollo
Contro la Guerra. Informazioni sulla pace. n.0 | Arci | numero 0 del Pamphlet dell'Arci contro la guerra per la pace. Nel numero un'approfondimento sul Tavolo di Solidarietà | 26-03-2003 | Parole chiave: Intervento umanitario, Iraq
Le ragioni della manifestazione del 12 aprile. Benetollo La sfida del movimento per non rassegnarsi alla guerra | Checchino Antonini | Intervista a Tom Benetollo pubblicata su Liberazione , sulla manifestazione nazionale del 12 aprile, un appuntamento promosso da "Fermiamo la guerra" | 06-04-2003 | Parole chiave: Intervento umanitario, Iraq, Manifestazione, Tom Benetollo
A Bagdad armati di cibo e medicine  | Sabrina Deligia | La missione del Tavolo di solidarietà con l'Iraq in queste ore nella capitale irachena. Intervista a Fabio Alberti  da Bagdad pubblicata da Liberazione | 07-04-2003 | Parole chiave: Intervento umanitario, Iraq
L'intervento umanitario in Iraq: prima dei Carabinieri l'Onu | Forum Terzo Settore, Aoi | Comunicato stampa con cui si chiede al Governo italiano la progettazione urgente di interventi che realmente raggiungano la popolazione irachena | 15-04-2003 | Parole chiave: Iraq, Intervento umanitario
Intervento in Iraq: prima i carabinieri dell Onu | Forum Terzo Settore, Aoi | Comunicato stampa Forum Terzo Settore e Associazione ONG italiane | 15-04-2003 | Parole chiave: Intervento umanitario, Iraq, Onu
8 idee per la pace in Iraq | Un ponte per... | Un ponte per...stila le sue proposte per portare la pace in Iraq | 15-04-2003 | Parole chiave: Intervento umanitario, Iraq, Relazioni Internazionali
L'Italia e il disprezzo del diritto internazionale | Gruppo Continuità Forum Sociale Europeo | Il Gruppo Continuità FSE suL´invio di un contingente militare italiano in Iraq | 15-04-2003 | Parole chiave: Intervento umanitario, Iraq, Relazioni Internazionali
Iraq: Ong al lavoro, ma non con Governo e militari | Ansa | L'arrivo dei primi aiuti umanitari del Tavolo di solidarietà con l'Iraq. Lancio Ansa | 16-04-2003 | Parole chiave: Intervento umanitario, Iraq
La Liberazione è assediata | Tom Benetollo | Nell'anniversario della Liberazione, uno scritto di Benetollo per rilanciare la lotta aperta al Forum Sociale di Firenze, e prepararsi al Forum di Parigi. | 25-04-2003 | Parole chiave: Tom Benetollo
Un ponte per...Non giriamo pagina | Un ponte per... | Lettera dell'Assemblea di Un Ponte per...al movimento per la pace | 03-05-2003 | Parole chiave: Intervento umanitario, Iraq
Iraq le missioni del Tavolo e la guerra non militare | Simona Torretta | Diario di Simona Torretta volontaria di Un ponte per...durante la missione del Tavolo solidarietà all'Iraq | 16-05-2003 | Parole chiave: Intervento umanitario, Iraq, Relazioni Internazionali
In morte di Dino Frisullo | Tom Benetollo | "Caro Dino, ti ha fatto morire il dolore del mondo..." Lettera di Tom Benetollo per Dino Frisullo | 05-06-2003 | Parole chiave: Tom Benetollo
Petizione popolare per la non partecipazione italiana all'intervento di guerra in Iraq | Tavolo di solidarieta con le popolazioni dell Iraq | Testo della petizione popolare indirizzata al Presidente della Camera dei Deputati ai sensi dell'art. 109 del Regolamento della Camera promossa dal Tavolo di Solidarietà con l'Iraq | 08-07-2003 | Parole chiave: Intervento umanitario, Iraq
6 giorni a Baghdad | Alessandra Mecozzi | Diario di viaggio della delegazione italiana delegazione composta da rappresentanti di diverse associazioni (Un ponte per…, che coordina il gruppo, ICS, CGIL, Associazione per la pace, Rifondazione comunista, Uisp, Zajedno, Enti locali per la pace-Salerno. Puntata 1 | 11-07-2003 | Parole chiave: Intervento umanitario, Iraq, Relazioni Internazionali
6 giorni a Baghdad. 2 | Alessandra Mecozzi | Seconda puntata del viaggio della delegazione italiana a Baghdad nel luglio del 2003. | 16-07-2003 | Parole chiave: Intervento umanitario, Iraq
20 marzo contro gli inganni e le infamie a servizio della lotta per la pace | Tom Benetollo | Articolo su Il Manifesto sulle ragioni del 20 marzo: "Lo dobbiamo agli iracheni, e a chi soffre nella Bolgia che va dall’Afghanistan al Medio Oriente" | 10-03-2004 | Parole chiave: Iraq, Manifestazione, Tom Benetollo
Non romperete l'ondata pacifista | Tom Benetollo | "Perchè la forza della cittadinanza può davvero fare la differenza". Articolo su Il Manifesto in occasione della manifestazione del 20 marzo | 18-03-2004 | Parole chiave: Forum Sociale Mondiale, Iraq, Manifestazione, Tom Benetollo
Fermiamo il massacro di Falluja | Un Ponte Per..., Consorzio Italiano di Solidarietà, CCIPP Francia, Iraqi Solidarity Project , Canada Focus on Global South | Comunicato stampa unitario dove si chiede l'immediata apertura di un corridoio umanitario che permetta l'entrata dei soccorsi, l'evacquazione dei feriti e la fuoriuscita della popolazione | 10-04-2004 | Parole chiave: Falluja, Guerra del Golfo, Intervento umanitario, Iraq
Prepariamo il 4 giugno | Comitato Fermiamo la guerra | Report della riunione del Comitato Fermiamo la guerra, in data 31 maggio 2004, in vista del corteo del 4 giugno | 31-05-2004 | Parole chiave: Intervento umanitario, Iraq, Manifestazione
Il conflitto in Iraq Il rapimento di due attiviste per la pace porta la guerra a casa in Italia | Ian Fisher | Il New York Times sul rapimento di Simona Pari e di Simona Torretta | 09-09-2004 | Parole chiave: Intervento umanitario, Iraq, Manifestazione, Terrorismo
La ricerca di un altro luogo | Raffaella Bolini | Articolo pubblicato su il Manifesto sul rapimento di Simona Pari, Simona Torretta, Ra'ad Ali Abdul Aziz e Mahnaz Bassam | 09-09-2004 | Parole chiave: Intervento umanitario, Iraq, Simone, Terrorismo
Iraq: dolore e sdegno per le vittime di Bassora | Un ponte per... | Comunicato stampa con cui Un ponte per...ribadisce il suo impegno per la pace e la solidarietà concreta accanto al popolo iracheno e la ferma richiesta del ritiro delle truppe d’occupazione e l’avvio di un processo politico autonomo | 08-11-2004 | Parole chiave: Intervento umanitario, Iraq
Costruire i ponti di pace | . | I nobel per la pace incontrano a Roma gli esponenti della società civile irachena. Tra i partecipanti Hassan Jumma Awad - Rappresentante del sindacato dei lavoratori del petrolio di Bassora, Mohammed T. A. Alla - Centro Studi per i Diritti e la Democrazia di Falluja, Sceicco Anwar Younis - Imam sciita, Sceicco Mohammed A. M. Hussein - Imam moschea Al Zafaranya e coordinatore Al-Afadhel, Ismail Daud – Attivista dell’ Associazione Nazionale per la Difesa dei Diritti Umani in Iraq | 12-11-2004 | Parole chiave: Intervento umanitario, Iraq, Relazioni Internazionali
Emergenza maremoto | Campagna Sbilanciamoci | Documento della campagna Sbilanciamoci! in occasione dell’incontro presso il Ministero degli Affari Esteri sugli aiuti umanitari al territorio del Sud-Est asiatico colpito dal terremoto | 10-01-2005 | Parole chiave: Intervento umanitario
Arena cinematografica dedicata a Tom Benetollo e a Otello Urso nel Campo profughi Sarawi di El Ayoun | Redazione | Delegazione Arci al campo profughi Sahrawi per l'inaugurazione dell'Arena | 26-11-2005 | Parole chiave: Tom Benetollo, Sahrawi
Programma iniziative 27 28 aprile 2008 | Fondazione Frammartino | Programma delle iniziative della Fondazione Angelo Frammartino onlus | 27-04-2008 | Parole chiave: Aiuti umanitari, Intervento umanitario
Idee di pace e di convivenza a confronto | Fondazione Angelo Frammartino | Dibattito organizzato da Fondazione Angelo Frammartino. Sono intervenuti, tra gli altri: Antonino Lupi (presidente della Fondazione Angelo Frammartino), Dyala Husseini (fondatrice del Circolo Giovanile La Torre del Fenicottero di Gerusalemme), Aaron Barnea (responsabile Relazioni Internazionali del Parent’s Circle), Luisa Morgantini (parlamentare europeo, Partito della Rifondazione Comunista), Flavio Lotti (coordinatore nazionale della Tavola della Pace), Paolo Beni (Arci), Luigi Ciotti (sacerdote), Pierangelo Frammartino | 28-04-2008 | Parole chiave: Aiuti umanitari, Intervento umanitario
Per la pace nel Kivu | Beati i costruttori di pace | Appello per chiedere interventi politici urgenti oltre l’emergenza umanitaria | 05-11-2008 | Parole chiave: Congo, Intervento umanitario

Foto

Video

Podcast