Nel decennio successivo al crollo della borsa, caratterizzato da un calo di partecipazione popolare e difficoltà di mobilitazione contro le guerre in corso (in Siria, Afghanistan, e Libia), e dalla mancanza di una visione unitaria, il movimento pacifista ha trovato una vasta convergenza nella lotta contro le armi, ottenendo risultati positivi, soprattutto a livello internazionale.
La campagna contro gli F-35 ha rappresentato un punto di riferimento per questo impegno. Nel 1998, il governo D’Alema aveva aderito al consorzio internazionale guidato dalla statunitense Lockheed Martin per la produzione del caccia monoposto di quinta generazione F-35, impegnandosi ad acquistarne 131 per un costo inizialmente previsto di 15 miliardi di euro. Si tratta di un velivolo destinato principalmente all’attacco piuttosto che alla difesa, trasportabile su portaerei, adatto a missioni di “supremazia aerea” e al trasporto delle bombe atomiche B61-12.
La campagna “Stop F-35”, poi rinominata “Taglia le ali alle armi”, fu lanciata nel maggio 2009 dalla Rete Italiana per il Disarmo e dalla campagna Sbilanciamoci!, trovando presto un ampio sostegno nella società italiana. Già nel dicembre 2009 furono consegnate al governo le prime 20.000 firme raccolte, con l’adesione di 120 organizzazioni. Successivamente, le firme superarono le 100.000 e le organizzazioni aderenti diventarono oltre 600. Nel 2010 furono presentate le prime mozioni parlamentari, il cui primo firmatario fu l’ex segretario della CISL, Savino Pezzotta. Nel 2012, numerosi Enti Locali, tra cui il Comune di Milano con il sindaco Giuliano Pisapia, aderirono alla campagna, chiedendo al governo di destinare le risorse risparmiate al sostegno dei servizi locali.
Attraverso raccolte di firme, presidi e manifestazioni, mozioni e interrogazioni parlamentari, la pressione sulle istituzioni portò prima alla riduzione del numero di velivoli da 131 a 90. Nel 2014, fu approvata una mozione parlamentare che impegnava il governo a dimezzare il budget per l’acquisto degli F-35 e a sospendere ulteriori acquisti fino a una nuova valutazione parlamentare, un impegno che tuttavia non è mai stato attuato dal governo.
A settembre 2023, erano stati consegnati 38 F-35, e il Documento Programmatico Pluriennale per la Difesa 2024-2026 prevede l’acquisto di ulteriori 25 unità. Nel marzo del 2024, è stata certificata la capacità di trasporto delle atomiche B61-12. La campagna continua…
La campagna contro gli F-35 si svolse in un contesto di numerose altre iniziative simili, sia a livello nazionale che internazionale. Tra queste iniziative, si possono citare:
- La Campagna Italiana Contro le Mine, premio Nobel per la pace nel 1997, è stata lanciata nel 1993 da un gruppo di associazioni come Mani Tese, Pax Christi, Greenpeace, Oscar-Ires Toscana, Servizio Civile Internazionale e Lega per i Diritti e la Liberazione dei Popoli, in risposta all’appello della Campagna Internazionale per il Bando delle Mine (ICBL), che aveva avuto inizio nel 1992. Questa campagna ha contribuito all’approvazione del Trattato di Ottawa, entrato in vigore nel 1999. La Campagna Italiana ha esteso il proprio impegno anche verso il divieto di altre armi esplosive a effetto indiscriminato, come le mine anti-veicolo e le munizioni cluster, sostenendo campagne e convenzioni internazionali, come la Convenzione sulle Munizioni Cluster del 2008.
- La Campagna di pressione alle “banche armate”, nata su iniziativa delle riviste missionarie Missione Oggi, Mosaico di Pace e Nigrizia nel gennaio del 2000, in occasione del Giubileo e della grande mobilitazione mondiale promossa dalla campagna internazionale “Jubilee 2000”. L’obiettivo era richiedere agli istituti di credito, alle banche e al settore finanziario di non finanziare la produzione e la commercializzazione di armamenti.
- La Campagna Italiana per il Trattato Internazionale sul Commercio di Armi, parte della campagna internazionale Control Arms promossa da Amnesty International, Oxfam e la Rete Italiana per il Disarmo. Dal 2004, queste organizzazioni sono state promotrici della mobilitazione italiana all’interno della campagna Control Arms. Il Trattato sul Commercio delle Armi è stato approvato nel 2013 e rappresenta il primo accordo internazionale giuridicamente vincolante che regola il commercio globale di armi convenzionali. Anche grazie alla pressione della campagna, l’Italia è stata il quinto paese al mondo a ratificare l’accordo.
- La Campagna Internazionale Stop Killer Robots, lanciata nel 2013, opera a livello globale con oltre 180 organizzazioni partner, tra cui in Italia la Rete Italiana per il Disarmo. La campagna chiede la proibizione, ai sensi del diritto internazionale, delle armi che potrebbero operare senza un controllo umano significativo, e si oppone all’uso di armi autonome per prendere decisioni di vita o di morte.
- Il Finanziamento Sperimentale dei Corpi Civili di Pace (CCP), istituito con la Legge di Stabilità 2014 (legge n. 147 del 27 dicembre 2013). Questa legge prevedeva l’avvio di una sperimentazione triennale per l’impiego di giovani in missioni civili di pace, con l’obiettivo di promuovere la gestione nonviolenta dei conflitti e il supporto alle popolazioni colpite da crisi umanitarie. I Corpi Civili di Pace sono stati formalmente attivati nel 2016, con la pubblicazione dei bandi per il reclutamento di volontari da impiegare sia in Italia che all’estero.
- La Campagna “Un’Altra Difesa è Possibile”, che nel 2014 ha presentato ad Arena di Pace di Verona e successivamente depositato in Cassazione una proposta di legge di iniziativa popolare per l’istituzione di un Dipartimento per la Difesa civile non armata e nonviolenta. La campagna ha raccolto oltre 50.000 firme autenticate e ha inviato migliaia di cartoline di sostegno.
- Iniziative contro l’esportazione di armi italiane verso paesi in guerra, tra cui Israele, Iraq, Siria, Algeria, Egitto e Tunisia. Durante tutto il decennio, sono state organizzate diverse iniziative, petizioni, presidi e manifestazioni contro tali esportazioni. Un esempio è l’iniziativa “Controlliamo il Tour Cavour: portaerei o fiera d’armi?” per monitorare la rotta del gruppo navale italiano e sottolineare la problematicità delle sue tappe, insieme agli accordi di cooperazione militare.
Ma la campagna più importante e di successo è senz’altro quella che ha portato alla adozione nel 2017 del Trattato per la messa al bando delle armi nucleari entrato in vigore nel 2020. ICAN (International Campaign to Abolish Nuclear Weapons) prende il via nel 2007 durante la conferenza di Vienna sul Trattato di non Proliferazione Nucleare con l’obiettivo di promuovere un trattato per la messa al bando. Rete Italiana Disarmo aderisce e promuove la campagna in Italia sin dai primi anni. Nel 2011 nasce Senzatomica, promossa dall’istituto buddista Soka Gakkai, che insieme a Rete Italiana Pace e Disarmo lancerà la campagna ancora in corso “Italia ripensaci” finalizzata a ottenere l’adesione italiana al trattato Essa ha coinvolto numerosi comuni, associazioni e cittadini, portando diverse città italiane a dichiarare il loro sostegno al trattato.
Il terreno della limitazione degli armamenti come mezzo per prevenire la guerra è stato uno dei principali obiettivi del movimento pacifista durante il decennio degli anni 2010. La maggior parte delle campagne è ancora attiva e riunita all’interno della Rete Italiana Pace e Disarmo.
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L'ETÀ DELL'INCERTEZZA
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Stop F35 parte la campagna contro i cacciabombardieri | Sbilanciamoci! | Conferenza stampa di presentazione della campagna promossa dalla Rete Italiana per il Disarmo e dalla campagna Sbilanciamoci! per lo stop della partecipazione italiana alla produzione di 131 cacciabombardieri F-35 | 19-05-2009 | Parole chiave: F35, Spese militari |
Stop F35 parte la campagna contro i cacciabombardieri | Campagna Sbilanciamoci!, Rete italiana per il disarmo | Comunicato stampa a chiusura della conferenza stampa di presentazione della campagna promossa dalla Rete Italiana per il Disarmo e dalla campagna Sbilanciamoci! per lo stop della partecipazione italiana alla produzione di 131 cacciabombardieri F-35 | 19-09-2009 | Parole chiave: Spese militari, f35, Sbilanciamoci! |
Tutto quello che dovreste sapere sui cacciambombardieri F35 e il governo non vi dice | Campagna Taglia le ali alle armi | Rapporto di ricerca di Sbilanciamoci!, Tavola della pace e Rete italiana disarmo | 12-12-2009 | Parole chiave: Sbilanciamoci!, Spese militari, f35 |
Pace senza stampelle | Simona De Santis | Giornata mondiale contro le mine flash mob a Roma per ricordare le vittime. Articolo su Il corriere della sera | 03-04-2010 | Parole chiave: Mine |
Giornata contro le mine EveryOne chiede controlli sulle aziende italiane | Giorgio Beretta | Articolo pubblicato da Unimondo | 06-04-2010 | Parole chiave: Mine |
Taglia le ali alle armi | Sbilanciamoci, Rete italiana disarmo, Tavola della pace | Cronologia della Campagna | 12-10-2010 | Parole chiave: Spese militari, f35 |
Un'altra difesa e possibile | aavv | Cronologia della Campagna | 15-12-2012 | Parole chiave: Difesa nonviolenta |
Stop Killer Robots | Stop Killer Robots | Scheda informativa sulla Campagna | 04-04-2013 | Parole chiave: Disarmo |
COntrolliamo il Tour Cavour | Rete per il disarmo | Lettera di appello al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano sulla Campagna Navale “Sistema Paese in Movimento” | 13-11-2013 | Parole chiave: Spese militari |
Armi Controlliamo il Tour Cavour | Rete italiana per il disarmo | Oltre cento realtà di società civile a Napolitano: tour commerciale del Gruppo Navale Cavour problematico e da fermare | 02-12-2013 | Parole chiave: Spese militari |
Italia ripensaci | Italia ripensaci | Manifesto della Campagna Italia ripensaci! per la firma o la ratifica del Trattato sulla proibizione delle armi nucleari | 06-06-2016 | Parole chiave: ICAN, disarmo nucleare |
Istituzione e modalità di finanziamento del Dipartimento della Difesa civile, non armata e nonviolenta | aavv | Proposta di legge di iniziativa popolare | 07-06-2016 | Parole chiave: Difesa nonviolenta |
A Trento per gli Stati generali della difesa nonviolenta | Un altra difesa e possibile | Due giorni promossi dalla Campagna “Un’altra Difesa è possibile”, dal Forum Trentino per la pace e i diritti umani e dal Comitato delle associazioni per la Pace e i diritti umani di Rovereto | 04-11-2016 | Parole chiave: Difesa nonviolenta |
Il Trattato di messa al bando delle armi nucleari | Ican | Traduzione italiana a cura di Controllarmi e SenzaAtomica | 09-11-2017 | Parole chiave: Disarmo Nucleare |
Un'altra difesa e possibile. Difendiamoci si ma da chi e come | Pietro Reitano | L’appello della campagna “Un’altra difesa è possibile” a sostegno della legge di iniziativa popolare che prevede anche un “Dipartimento della difesa civile, non armata e nonviolenta” | 15-12-2017 | Parole chiave: Difesa nonviolenta |
La forza preziosa della societa civile | Rete Pace Disarmo | La storia della Campagna ICAN, dai primi passi alla ratifica del Trattato TPNW. Dal sito Rete Pace e Disarmo | 10-10-2020 | Parole chiave: Disarmo Nucleare, ICAN |
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Taglia le ali alle armi

Giulio Marcon, portavoce della Campagna Sbilanciamoci!La foto fa parte di una ricca galleria di volti noti contro gli F-35 costruita da Massimo Paolicelli, autore anche della foto
Taglia le ali alle armi

Francesco Vignarca della Rete italiana per il disarmo. La foto fa parte di una ricca galleria di volti noti contro gli F-35 costruita da Massimo Paolicelli, autore anche della foto
Taglia le ali alle armi

Massimo Paolicelli, della lega degli obiettori nonviolenti e uno dei promotori della campagna contro gli F-35
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E' ora di mettere al bando i Killer Robots
Ecco i motivi per cui lo sviluppo di armi letali autonome non è giustificabile ed anzi è molto pericoloso. Le ragioni addotte dai loro fautori sono simili a quelle utilizzate per altri sistemi d'arma, ora messi al bando.
F-35 la verita oltre l opacit
LiberaTV si occupa della presentazione del Rapporto 2014 di "Taglia le ali alle armi", ad un anno dalla presentazione del suo primo dossier informativo
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