Sergio Bassoli: Caro Tom. Il mio racconto, la nostra storia

Un ricordo

Ciao Tom, sono vent’anni che non ci vediamo, tu di là e noi di qua. Non ti chiedo come stai per non farti arrabbiare, ma ti posso assicurare che noi, qua, non ce la passiamo troppo bene. Sì, siamo sempre in democrazia mentre altri non hanno né diritti, né libertà, ma abbiamo regalato il governo del Paese agli eredi del fascismo. Pensa che chi ci governa porta con orgoglio identitario la fiammella della repubblica di Salò. Non ci credi ?….. ma ti dirò di più: il primo partito in Italia è il partito dell’astensione… pensa a cosa direbbero quei giovani che dedicarono la loro vita per sconfiggere il fascismo e l’occupazione nazista, se sapessero come stiamo distruggendo ciò che loro hanno conquistato con il sacrificio della propria vita.  Ma, mi fermo qui, perché il mio compito è un altro. Debbo intrecciare le nostre storie con il tema della pace, cosa che per te sarebbe facile, ma il compito tocca a me e la cosa cambia. Ci provo, poi mi dirai se ci sono riuscito o se sono uscito di strada.

Parto da un ricordo per me importante. Sarà stato l’anno 2000, ero in Palestina per una serie di incontri. Era il periodo della grande delusione per il fallimento degli accordi di Oslo. Dopo l’assassinio di Yitzak Rabin, da parte di un fanatico fondamentalista ebreo, in Israele nessun movimento politico e men che meno leader politico si spesero per la questione palestinese e per la soluzione dei “due stati per i due popoli”. L’autorità Palestinese, insediatasi con Oslo, perse progressivamente il legame con la popolazione e con i suoi bisogni. La politica israeliana di occupazione e di espulsione dei palestinesi dalla propria terra, la mancanza di una leader-ship palestinese come reale espressione della popolazione e l’ipocrisia della comunità internazionale, generarono disillusione e frustrazione, fino a deflagare in una sommossa, la seconda intifada, con conseguente catena di violenze sempre più estese da ambo le parti. Quello era il clima politico di quel momento. Noi, cercavamo di fare del nostro meglio attraverso i progetti di cooperazione e di solidarietà con i palestinesi, ma era una goccia nell’oceano, la strada era segnata in tutt’altra direzione.

Ma ritorno al mio ricordo. Ero a Gerusalemme quando i nostri amici palestinesi mi presero da parte per invitarmi ad un incontro riservato che si sarebbe dovuto realizzare il giorno successivo, nel primo pomeriggio, in un luogo di Ramallah, per discutere come rilanciare e coordinare il nostro impegno a favore della causa palestinese. Avremmo incontrato personalità importanti. L’appuntamento era davanti al solito National Palace Hotel, un’auto sarebbe venuta a prendermi e poi via per Ramallah. Oramai ero abituato a questi metodi, fatti di notizie e informazioni approssimative, clima da “agenti 007” improvvisati, tanta passione, tanta militanza e tanto casino. Accettai senza indugio. Andiamo a vedere.

L’auto arrivò, era un mercedes a tre porte per lato, un modello che solo a sud del Mediterraneo ho visto, in quei posti usato come taxi collettivo, a nove posti. Targa gialla per passare dentro e fuori Gerusalemme. In meno di un’ora attraversammo i check points de arrivammo a El Bireeh per poi entrare nella nuova zona residenziale di Ramallah che, dopo il 93, con gli accordi di Oslo divenne di fatto la capitale politica e commerciale, della Cisgiordania con una crescita immobiliare impressionante, per la concentrazione di investimenti realizzati dai palestinesi della diaspora, sparsi in ogni angolo del pianeta, che scommisero sulla pace e sul futuro stato di Palestina. 

L’auto fiancheggiò il centro urbano passando per le nuove vie che disegnavano il confine tra gli uliveti de i nuovi insediamenti urbani di ville e di edifici a più piani, per poi fermarsi in quello che era un nuovo hotel. 

I miei accompagnatori mi fecero strada, entrai nella hall, il bar era occupato da una decina di persone, era quello il mio appuntamento. E lì, unico straniero presente, eri tu. Chi organizzò quell’incontro fu, Nemer Hammad, capo delegazione della sede diplomatica palestinese in Italia. Rimanemmo sorpresi entrambi di vedere un altro italiano a quel tavolo, come se uno dei due fosse un intruso. Ma bastarono pochi minuti di conversazione per trovare le ragioni della nostra presenza. I nostri interlocutori palestinesi erano molto preoccupati per la china che aveva preso il rapporto con il governo israeliano e volevano discutere di come rilanciare l’impegno della società civile italiana.  Ricordo che tu mi dicesti, bene, visto che ci siamo conosciuti in Palestina, sarebbe il caso che ci incontrassimo anche in Italia. E così fu, che iniziammo a collaborare sui dossiers più delicati delle crisi internazionali, dal Medio Oriente, ai Balcani, all’Africa. 

Caro Tom, da quell’incontro in un bar, semi-nascosto, davanti ad un thé alla menta, nella periferia di una Ramallah non ancora segnata dall’assedio della Muqata (il quartier generale di Arafat), iniziò una collaborazione con l’ARCI che ha segnato un quarto di secolo di iniziative, scelte, sfide, impegni, progetti del nostro impegno per la pace, per i diritti, per la democrazia. 

L’impegno per la pace

Non vi è dubbio che la tua traiettoria, caro Tom, abbia attraversato tante dimensioni ed ambiti della nostra vita ed esperienza sociale, “sei partito dal partito”, permettimi questo gioco di parole, per  scegliere poi la strada dell’impegno sociale, a tutto campo, rafforzando l’identità politica ad una grande associazione che è l’ARCI, inzuppandola di valori forti, di lotte per i diritti e, in particolare, di un protagonismo laico nell’impegno per la costruzione della pace. 

Nel tuo percorso ritrovo una curiosità ed una ricerca di contatti e di alleanze con i movimenti pacifisti di ogni parte del mondo, senza pregiudizi e barriere ideologiche, per costruire azioni coordinate, per unire fili ed idee anche tra “nemici”,  superando così una visione distorta che associa la società civile ai rispettivi governi e stati. Un tema delicato e che spesso ha diviso il mondo dell’associazionismo ed anche il movimento pacifista, ponendo  la domanda sull’opportunità e la coerenza della ricerca di dialogo e di sostegno alle comunità o popolazioni di stati aggressori e non solamente alle popolazioni o comunità oppresse e vittime della violenza,  per costruire ponti, relazioni, difesa dei diritti umani. Strade strette, curve a gomito, terreno pericoloso ma impegnarsi per contrastare la follia e la violenza della guerra non è una passeggiata o un invito a nozze, occorre avere il coraggio e la determinazione di andare contro-corrente, di lavorare per l’alternativa alla guerra e di assumere anche il rischio di sbagliare la mossa, l’interlocutore, il tempo.  La traccia che hai lasciato è diventata un sentiero battuto, ben segnato che ci ha aiutato ad affrontare le sfide di questi ultimi decenni per far sì che la pace diventi, come pensavi tu, un progetto politico.  

La creazione della Rete italiana Pace e Disarmo

Il travaglio della costituzione della Rete italiana Pace e Disarmo (RiPD) è durato quasi una decade, dal 2011 al 21 settembre del 2020. 

Ricordo che l’idea iniziale, da parte di un insieme di associazioni, era di riformare la Tavola della Pace, luogo che aggregava una una gran parte del movimento pacifista italiano e con una tradizione di mobilitazioni nazionali che facevano perno sulla storica marcia per la pace ideata da Aldo Capitini nel 1961, da Perugia ad Assisi.  L’idea non trovò un accordo tra tutti i soggetti e così, con sofferenza e con qualche disagio, decidemmo che la soluzione migliore era che ognuno prendesse la propria strada, con la speranza di ri-incontrarci in futuro, cosa che di fatto avvenne. 

Il primo passaggio fu la creazione della Rete della Pace, decisa durante un’assemblea molto movimentata che si realizzò a Perugia, nella sede della Provincia, nei giorni 6-7 dicembre del 2014, alla presenza di rappresentanti di XX associazioni. Le motivazioni e gli obiettivi che portarono a questa decisione sono ben espressi da due passaggi estratti dal verbale dell’Assemblea di  Da verbale dell’assemblea:

dar vita a “un nuovo coordinamento, aperto a tutte le diverse anime e realtà della società italiana che intendono collaborare tra di loro “operando nel solco della Marcia Perugia – Assisi, nell’insegnamento di Aldo Capitini, nei principi della Costituzione Italiana, della Carta Europea e del sistema Internazionale di promozione e di tutela dei Diritti Umani” per “rinnovare il proprio impegno a favore della pace, dei diritti, della giustizia e della legalità”.     

Per dare un’impronta più aperta, più presente nel mondo associativo e sindacale, più inserita nelle dinamiche e nell’agenda politica: 

…dalla necessità di un’azione più costante e continua, non solamente concentrata sui grandi eventi,  ma capace di creare cambiamenti quotidiani e culturali. Dalla necessità di rafforzare il lavoro con e nelle scuole, al coinvolgimento dei giovani ed alla femminilizzazione delle piattaforme e delle campagne di mobilitazione, alla interdipendenza tra le diverse problematiche settoriali; crisi ambientali, attacco al servizio civile, spinte xenofobe, spese militari, corruzione e crimine organizzato, nuove povertà, precariato ed esclusione sociale, che debbono trovare nuove modalità di collaborazione, di convergenze e di coordinamento tra tutti quanti.”  

Valorizzare e non disperdere il patrimonio collettivo di esperienze per farlo rivivere dentro una struttura organizzativa a rete:

“La stessa esperienza di questi anni all’interno della Tavola della Pace ha messo in evidenza quanto sia importante rinnovarsi e costruire rete tra i diversi settori e nei territori, tra le diverse comunità. Ed è proprio per meglio rispondere a questa esigenza che l’assemblea ha deciso di avviare il percorso costituente della rete italiana della pace, per poter avere una propria base associativa su tutto il territorio nazionale, con regole e rappresentanze elette in modo democratico e trasparente.  Promuovendo la partecipazione dal basso e coniugando la presenza delle grandi e delle piccole organizzazioni, formali ed informali, in un’unica istanza assembleare, aperta ed inclusiva anche delle singole persone che intendono impegnarsi e dare il loro contributo”.

Obiettivi ambiziosi che videro l’adesione di associazioni nazionali, comitati locali, sindacati, in parte provenienti dalla Tavola della Pace, ma anche di realtà associative che non aderivano a quel coordinamento. 

Box 1: aderenti a Rete della Pace

ACLI,  AGESCI, Accademia apuana della pace, Ambasciata democrazia locale, Amici della mezza luna rossa palestinese,  ANSPS, 

AOI – Associazione di cooperazione e di solidarietà internazionale, Ara pacis iniziative, Archivio disarmo, ARCI, ARCI Bassa Val di Cecina, ARCI Verona,  ARCS, Arci servizio civile, Associazione  Perugia Palestina,  Associazione per la pace, Associazione per la pace di Modena, Associazione Ventiquattro marzo. AssopacePalestina, AUSER,  CGIL, CGIL Verona, CNCA, Comunità araba siriana in Umbria, Coordinamento comunità palestinesi, Coordinamento comasco per la pace, Coordinamento pace in comune Milano, CTA – centro turistico Acli PG, Encuentrarte, FIOM Cgil, FOCSIV, Fondazione Angelo Frammartino, Fondazione culturale responsabilità  Etica, GLAM  – Commissione Globalizzazione e Ambiente  della Federazione delle Chiese Evangeliche in Italia, IPRI – rete CCP, IPSIA, Lega per i diritti dei popoli, Legambiente, Link2007 cooperazione in rete, Link – coordinamento universitario, Lunaria, MIR, Movimento europeo, Movimento nonviolento, Nexus Emilia Romagna, Per il mondo, Peacewaves, Piattaforma ong MO, Restiamo umani con Vik Venezia, Rete degli studenti medi, Rete della conoscenza, Rete della pace umbra, Tavola della pace valle Brembana, Tavola pace val di Cecina,Tavola sarda della pace, Tavola della pace di Bergamo, U.S. Acli, UDS, UDU, UISP, Un ponte per…, 

 

Fu l’Arena di Pace (Verona) che si realizzò il  25 aprile del 2014 a segnare un passaggio fondamentale per la costruzione di alleanze e contaminazione tra soggetti, movimenti e  reti diverse, dentro e fuori il campo pacifista, per dar vita a qualcosa di nuovo, non solo in termini di aggregazione, ma soprattutto di proposta e di mobilitazione. Una opportunità che attendevamo da tempo per lasciarci alle spalle una fase di discussioni e di polemiche interne, e per verificare se il metodo, i tempi e la proposta fossero valide, attrattive, coinvolgenti oltre la somma delle nostre realtà associative, o se invece, occorreva rivedere le aspettative e gli obiettivi.

 La data scelta, il 25 aprile, non fu scelta per caso, ma per dare un segnale chiaro ed una scelta di campo ben precisa: la pace è un valore fondativo della nostra costituzione, che ha le radici nella resistenza e nella liberazione dal nazi-fascismo. Convocare una manifestazione nazionale per la pace ed il disarmo nel giorno della Liberazione, voleva essere un richiamo alla nostra idea di impegno per la pace, non in quanto concetto morale, astratto e neutro, ma come una conquista, un obiettivo,  incardinato in una società democratica, nel rispetto dei diritti umani universali e nel sistema del diritto internazionale. Non è una cosa a parte, una bandiera da esporre un giorno all’anno. Ma impegno quotidiano, nel lavoro, nella scuola, nella famiglia, nel quartiere, nella vita sociale, parte integrante dell’azione politica. Insomma, parte del progetto politico e non una specializzazione o una manifestazione contro la guerra di turno.

Quell’evento fu molto partecipato e tantissime furono le adesioni. Culture ed ambienti diversi, movimenti religiosi e laici, generazioni diverse, si incontrarono e, da quell’incontro iniziò un cammino comune che prosegue tutt’ora, a geometrie variabili, con alti e bassi, ma che mantiene un filo conduttore con quel primo appello di Verona: La resistenza oggi si chiama nonviolenza. La liberazione oggi si chiama disarmo

Un secondo passaggio importante fu la campagna Un’Altra Difesa E’ Possibile (novembre 2014), per la costituzione di un Dipartimento di difesa civile e nonviolenta, con la raccolta di oltre 50mila firme e il deposito di una proposta di legge popolare, poi ripresa e riproposta da un gruppo di parlamentari, incardinata nelle Commissioni Affari Costituzionali e Difesa, ma mai arrivata alla discussione parlamentare a causa dell’ostracismo e delle varie crisi di governo. 

La campagna fu un’ulteriore banco di prova per “lavorare insieme” tra soggetti diversi. Sei soggetti ne furono i promotori: Conferenza Nazionale Enti di Servizio Civile, Forum Nazionale per il Servizio Civile, Rete della Pace, Rete Italiana per il Disarmo, Sbilanciamoci!, Tavolo Interventi Civili di Pace, mentre i protagonisti furono i comitati locali che nacquero e si organizzarono spontaneamente in tante città e territori italiani, superando di gran lunga il grande potenziale delle grandi realtà associative che, in quell’occasione, tardarono a mobilitarsi. Anche questo fu un segnale molto importante del valore e della forza del protagonismo e della capacità di mobilitazione e di organizzazione dei territori che, identificato un obiettivo sentito come proprio e lasciati ampi gradi di libertà di manovra, sono in grado di creare azioni unitarie e risultati concreti.  Un’esperienza che servì quando, negli anni successivi, a seguito della guerra in Ucraina, dovemmo organizzare mobilitazioni decentrate. 

Ma, un approfondimento sulla proposta di Legge per la difesa civile, credo sia utile e dovuta, perché rimane un pilastro del nostro progetto politico e l’invito è di visitare il sito della campagna. 

Gli anni successivi, 2015 – 2019, sono stati anni di consolidamento della rete. Anni che hanno visto un forte impegno per fermare le guerre e le crisi umanitarie in Medio Oriente, contro l’aumento delle spese militari ed i nuovi investimenti nei sistemi di arma,  per la già citata campagna per la difesa civile e nonviolenta, per il rispetto della Legge 185/90 (vedasi commercio di armi), fino ad arrivare all’assemblea del gennaio 2020, realizzata a Milano, dove si decise di avviare il percorso di fusione delle due reti, cosa che si formalizzò il 21 settembre 2020, con la nascita di RiPD 

Il documento di adesione alla nuova rete indicava le ragioni e le sfide di tale scelta…:

Per le organizzazioni firmatarie è indispensabile promuovere un’articolata collaborazione tra le rispettive strutture nazionali e locali. La forte connotazione sociale dei temi delle politiche di pace e disarmo, con implicazioni nel campo dello sviluppo sostenibile, dei diritti umani e della giustizia internazionale, richiede un approccio integrato ed una radicata diffusione territoriale. 

La Rete è un’esperienza di coordinamento e di confronto tra tutti coloro che nella società civile lavorano in Italia per promuovere la pace, fondata sui diritti umani, la giustizia e l’equità sociale, la solidarietà, l’inclusione, la legalità, la cittadinanza attiva, la nonviolenza.”

Ed indicava pure le radici comuni…:

“La Rete fonda le sue radici nei principi costituzionali e nelle norme internazionali che riconoscono i diritti innati delle persone, sanciscono il ripudio della guerra e promuovono la cooperazione tra i popoli, avendo come riferimenti la Costituzione italiana, Carta delle Nazioni Unite, Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, Patto Internazionale sui diritti civili e politici, Patto Internazionale sui Diritti Economici, Sociali e Culturali, Convenzione Internazionale sui Diritti dell’Infanzia, sui Diritti delle Donne, sui Diritti dei Migranti, le Convenzioni dell’Organizzazione Internazionale del Lavoro, la Carta dell’Unione Europea, la Carta Sociale rivista del Consiglio d’Europa e tutte le altre Convenzioni delle Nazioni Unite.”

L’individuazione del nuovo logo fu inaspettatamente facile avendo a disposizione ed ereditato due simboli che uniti ben rappresentavano la fusione in corso: la colomba che richiama la Pace, mentre il fucile spezzato, riprende il simbolo della nonviolenza e del disarmo. E fu logo.

Lavorare in rete tra soggetti diversi, promuovere e valorizzare i comitati locali per  diffondere e promuovere il cambiamento culturale e politico dal basso, agire per campagne tematiche ed attraverso queste allargare sempre più le alleanze e le convergenze con altri soggetti ed ambiti tematici, sono stati gli orientamenti e le dinamiche che, sin dai primi passi, hanno caratterizzato l’esperienza della nuova rete.    

L’obiettivo non era, e non lo è neanche oggi, di unire tutto il variegato movimento per la pace in un unico soggetto,  ma di costruire convergenze ed unità d’azione sui grandi temi, declinati in specifiche campagne per favorire percorsi ed obiettivi comuni. Così si è lavorato per la Campagna Taglia le Ali alle Armi, Un’altra Difesa è possibile, Stop Armi all’Arabia Saudita – Coordinamento Yemen, , Campagna Europea per il riconoscimento dello Stato di Palestina, Stop Armi Egitto, Campagna contro le Armi Esplosive,Italia Ripensaci per la ratifica del Trattato per la proibizione delle armi nucleari, le giornate internazionali per la riduzione delle spese militari (GCOMS), StopKillerRobots,  ed altre iniziative sui grandi temi della pace, del disarmo e della nonviolenza che hanno visto la partecipazione ed il protagonismo di soggetti diversi. 

E cercando di incidere sulle scelte di politica estera e di difesa dei governi di turno e di conquistare spazi di comunicazione e di informazione sui media. Una impresa ardua, che ha messo in evidenza la frattura esistente tra i principi  ed i valori universali espressi dalla nostra costituzione, come sono il ripudio della guerra e l’impegno per la pace,  e le scelte politiche dei governi che si sono succeduti dall’inizio degli anni novanta ad oggi, sempre più lontane da una politica estera di pace, di sicurezza condivisa, di di cooperazione tra popoli  e nazioni. 

Una frattura sempre più netta e profonda che oggi la si vede plasticamente nelle scelte sulla guerra in Ucraina e nel rapporto con le guerre in Medio Oriente e con il sostegno ad Israele, sempre e comunque. 

In questo percorso di mobilitazioni ma anche di approfondimenti, studi, ricerche, analisi abbiamo cercato di cogliere e di far emergere i nessi, i collegamenti, gli intrecci tra ambiti e fenomeni diversi e la costruzione della pace, sempre spinti dall’obiettivo primario, di uscire dal ruolo e dalla visione ridotta ed anacronistica del pacifismo puro, astratto dal contesto storico e politico, considerato solo per ricorrenze ed anniversari, ed evocato quando ci si trova di fronte ad una nuova guerra “… ma dove sono i pacifisti ?”. 

L’occasione del PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza) o Next Generation EU, ci è sembrata una buona opportunità per costruire una proposta in 12 punti da trasmettere al nostro governo per dare al Programma una impronta culturale, educativa, economica orientata alla pace, alla riconversione ed alla crescita culturale della nostra società. Il documento fu oggetto di un lavoro collettivo e molto partecipato, fummo soddisfatti del risultato e lo inviammo all’allora Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte. Lo staff di Palazzo Chigi ringraziò per il contributo annunciando prossimi contati che mai ebbero luogo. Il documento e le proposte sono ancor oggi di attualità. 

La necessità di ragionare e di elaborare analisi sul contesto nazionale, europeo ed internazionale e di individuare percorsi di convergenza tra movimenti e tematiche con le quali dover fare i conti per costruire una politica ed una cultura di pace sono rimaste le priorità della rete. Un impegno che si è materializzato nel lavoro di gruppo da cui sono usciti diversi documenti, su temi che furono considerati importanti per il nostro collettivo e per dialogare con altri soggetti:  neutralità attivaMediterraneo di Pace , disarmo climatico ed educazione alla Pace, Società Economia Ambiente, Europa, …….. seminari tematici per far emergere quanto sia inutile e dannosa una politica che consenta di usare le armi e la guerra come strumento di soluzione dei conflitti tra stati e per reprimere il dissenso e le opposizioni interne. (vedasi il seminario sull’intreccio guerre/distruzione ambiente, guerre e finanza).

La saldatura delle guerre, la crisi del sistema

Analisi e riflessioni per collocare la questione “pace/disarmo/nonviolenza” nel secolo XXI, in un mondo non più bipolare, dove sembra riprodursi la legge del più forte, incapace di fare il salto ad un sistema multilaterale di governo del pianeta. Un passo oramai ineludibile, che richiede la riforma del sistema ONU, consegnando piena sovranità agli stati membri, eliminando il potere di veto dei cinque membri permanenti del Consiglio di Sicurezza,  eredità del secolo scorso, oggi vero limite per l’applicazione del diritto internazionale. Questioni complesse che richiedono un cambiamento radicale della politica attuale, del rapporto tra poteri, dell’idea di sviluppo e di benessere, di uso delle risorse, di cosa vogliamo consegnare, in termini di ideali e di valori, alle future generazioni. Preoccupazioni e pensieri che sono drammaticamente esplose nella parte del mondo in cui viviamo noi, in Europa, in Occidente, con l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia, il 24 febbraio del 2022 e, a seguire, l’attacco di Hamas in Israele, il 7 ottobre del 2023. Due eventi che hanno scoperto le carte della fragilità del sistema internazionale ed il rischio di una guerra nucleare senza limiti e senza confini, dove nessuno ne uscirà vincitore. 

Va detto. Le guerre lontane dal centro del potere, dall’Occidente, sono tutte sopportabili per il sistema, anche se producono disastri e morti a centinaia di migliaia (vedi Africa, vedi Siria, vedi Iraq, vedi Afghanistan….) , anzi, alimentano il sistema: aumenta la produzione e commercio di armi, si consolidano le nuove forme di colonialismo economico e di regimi calati dall’alto, si frena lo sviluppo di altre nazioni,… ). Ma una guerra tra potenze nucleari, com’è il caso della guerra in Ucraina, ed in Europa, e l’esplosione di violenza nel conflitto israelo-palestinese, straordinaria per le dimensioni e la brutalità, ma con un forte rischio di espansione regionale e di non ritorno, hanno alzato il livello di allerta come mai era successo dalla fine della seconda guerra mondiale ad oggi nelle Cancellerie di stato del mondo intero e nell’opinione pubblica. 

Questi due eventi hanno determinato un prima e un dopo per tutti quanti, stati, governi, società civile. Ed ovviamente, anche per quella che è stata, ed è, l’agenda di lavoro di RiPD. 

Salvare le vite, cessate il fuoco, assistenza alla popolazione vittima delle guerre, canalizzare tutte le energie per aprire negoziati ed individuare soluzioni politiche e non rispondere alla guerra con le armi, condanna di ogni forma di violenza e di violazione del diritto internazionale e del diritto umanitario, sono state le richieste e le posizioni condivise e sostenute da un’ampia alleanza di soggetti che hanno alzato la bandiera della pace nelle tante iniziative promosse dal 25 febbraio 2022 ad oggi. 

Stessa posizione e stesse richieste anche per quanto accade in Israele ed a Gaza, ovviamente con le specificità di diversi contesti, ma i “paletti”, i “principi guida” non possono essere diversi. Non si può pensare di rispondere con l’appoggio in armi ad un popolo aggredito e ad un altro no, in base a quale logica? E che credibilità possiamo avere se usiamo diversi pesi e diverse misure, quando si tratta di vita o di morte, quando in gioco c’è la pace o la guerra ?  

Sì, abbiamo scoperto di essere dentro un vortice che ci riporta indietro nel tempo, come se le lezioni della storia, i drammi, le distruzioni, l’olocausto, le lacerazioni delle due guerre mondiali, la presenza dell’arma nucleare  i sacrifici di uomini e donne per conquistare la democrazia, la libertà, i diritti, la nostra costituzione, le Nazioni Unite, il progetto europeo non fossero mai esistiti. Tabula rasa. L’Alleanza Atlantica (la Nato) riappare quando oramai era data per finita. C’è una nuova missione da compiere: difendere i nostri valori e le nostre conquiste da un nuovo (vecchio) nemico: la Russia, ma anche la Cina ed il resto del mondo che non sta con noi, quindi, è contro di noi. In questa idea di noi contro il resto del mondo,Israele si colloca come nostro alleato, quindi, va redarguito perché esagera, ma va sempre sostenuto.

Chi chiede il cessate il fuoco ed il negoziato per l’Ucraina è filo-putiniano o è un’anima bella. Chi chiede il cessate il fuoco per Gaza ed il riconoscimento dello stato di Palestina è filo-Hamas, sta con i terroristi. 

In Europa ci si prepara alla guerra. Priorità: investire nella spesa militare, produrre nuovi sistemi di arma. Fermare i migranti, potenziali terroristi. Sconfiggere la Russia e mandare segnali alla Cina, il vero pericolo per l’Occidente. In Medio Oriente che regni il caos sociale ma che si possa continuare a fare affari, il resto non conta. 

Questo in estrema sintesi il vortice in cui ci troviamo a vivere ed a dover fare i conti. 

Tutto ciò accade mentre, le indagini demoscopiche sia nel nostro Paese che in Europa, indicano che la maggioranza delle popolazioni sono contrarie alle guerre ed a favore del cessate il fuoco e, quindi, a soluzioni negoziate, per la via politica, ma non trovano ascolto e sponde politiche. Siamo una maggioranza silente senza più punti di riferimento nei rispettivi parlamenti. Non che manchino le mobilitazioni in ogni città ed in ogni capitale europea o degli Stati Uniti.

 Noi abbiamo dato vita ad una grande coalizione, Europe for Peace, scesa nelle piazze e nelle strade italiane ripetutamente, promotrice assieme ad latri soggetti europei ed internazionali di una conferenza internazionale di pace a Vienna ( — agosto 2023), insieme abbiamo costruito la campagna di missioni di pace StopTheWarNow in Ucraina , il sostegno ai dissidenti ed obiettori ucraini, russi, bielorussi contro la guerra. 

Come pure per la Palestina, insieme alla coalizione AssisiPaceGiusta, quante iniziative per il cessate il fuoco, netta condanna alla crudele e inaccettabile azione di Hamas ed altrettanto netta condanna all’azione militare d’Israele a Gaza e della ritorsione nei confronti della popolazione civile palestinese. Migliaia di manifestazioni in Italia, decine di migliaia in Europa e grandi mobilitazioni per il cessate il fuoco a Gaza negli USA, con palestinesi ed ebrei insieme. Abbiamo accolto la richiesta di palestinesi e di israeliani di essere un ponte di dialogo e di incontro tra chi ancora crede alla possibilità della convivenza tra uguali, in un momento dove gli spazi e le relazioni si sono interrotte.

Tante energie messe in campo a sostegno delle popolazioni vittime delle guerre, richieste di cessate il fuoco ed invocazioni per il rispetto del diritto internazionale ed umanitario a cui tutti gli stati membri delle Nazioni Unite sono obbligati a rispettare ed a cooperare affinché ciò avvenga, ma governi e parlamenti, di paesi democratici, proseguono dritti sulla strada della guerra permanente, a rischio di una guerra globale nucleare.

Caro Tom, qui si ferma il mio racconto. Non si ferma la nostra storia, non ci diamo per vinti. Siamo figli e figlie, nipoti di chi ha fatto la Resistenza, abbiamo memoria e coscienza. Abbiamo la costituzione (…da difendere), un sistema di diritto internazionale (….da far rispettare), abbiamo le Nazioni Unite (….da riformare), abbiamo un parlamento (…. a cui chieder conto)  ed abbiamo l’Europa (.. da costruire). Tanta roba, tanti hanno tanto di meno. Non possiamo perdere. Siamo dalla parte giusta della storia. Con pazienza ed il tempo necessario porteremo a casa ciò che serve per garantire ad ogni donna, uomo o come si voglia definire, la possibilità di vivere in dignità, libertà, giustizia e sicurezza, ……… in pace. 

Un abbraccio forte.

Approfondimenti dall'archivio

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Documenti
Congelare gli aiuti militari ad Algeria Egitto e Tunisia | Rete Italiana per il Disarmo, Tavola della Pace | Testo dell appello | 30-11--0001 | Parole chiave: Disarmo, Intervento umanitario, Libia, Siria, Egitto, Algeria, Tunisia
Per la pace perpetua | Immanuel Kant | Libro in cui il filosofo aveva immaginato l’obiettivo della pace come concreto obiettivo politico e ne aveva anche proposto una soluzione. Prima traduzione italiana dal tedesco | 07-02-1795 | Parole chiave: Pacifismo, nonviolenza, diritto internazionale
Quit India | Gandhi | Discorso che diede inizio al movimento Quit India | 08-08-1942 | Parole chiave: nonviolenza, Gandhi
The Russel-Einstein Manifesto | Bertrand RUssel, Albert Einstein | Testo integrale del Manifesto | 09-07-1955 | Parole chiave: Disarmo, Nato, Pugwash, Disarmo Nucleare
In cammino per la pace | Aldo Capitini | Brano tratto da "In Cammino per la pace" in cui Aldo Capitini racconta la prima Marcia per la pace Perugia-Assisi | 24-09-1961 | Parole chiave: Aldo Capitini, Perugia-Assisi, nonviolenza
I Have a Dream | M.L.King | Testo integrale in italiano dello storico discorso di M.L.King del 28 agosto 1963 | 28-08-1963 | Parole chiave: nonviolenza, anticolonialismo
Appello per il disarmo nucleare in Europa | Coordinamento nazionale dei comitati per la pace | Appello del Coordinamento nazionale dei comitati per la Pace per la dissoluzione dei blocchi | 28-04-1980 | Parole chiave: Antimilitarismo, Base Nato, Convenzione End, Disarmo Nucleare
Senza missili dalla Polonia al Portogallo | Ken Coates | Articolo pubblicato in Pace e Guerra, mensile diretto da Luciana Castellina, Claudio Napoleoni e Stefano Rodotà | 01-07-1981 | Parole chiave: disarmo nucleare, Convenzione End, missili
Greenham Common storia di donne per parole e immagini | Chiara Ingrao | La storia delle donne di Greenham con foto di Tano D'Amico | 27-08-1981 | Parole chiave: Antimilitarismo, Femminismo, disarmo nucleare, donne, greenham common
Contro la guerra con tutti i mezzi, soprattutto a piedi | Mario Pianta | Intervista di Mario Pianta a Tom Benetollo, pubblicata da il manifesto | 03-09-1981 | Parole chiave: Disarmo, Disarmo Nucleare, Euromissili, Perugia-Assisi, Tom Benetollo
Lettera aperta a chi ci governa | Giacomo Cagnes | Lettera pubblicata in "No ai missili, no alla guerra. Documenti sulla manifestazione No ai missili a Comiso dell'11.10.1981" | 11-10-1981 | Parole chiave: Comiso, Disarmo Nucleare, Euromissili
Il mese della Pace | redazionale | Diario dall'Ottobre del 1981 su Pace & guerra | 22-10-1981 | Parole chiave: attivismo, disarmo nucleare, nucleare, manifestazioni, Reagan
500.000 in piazza per la pace e il disarmo | Giuliana Sgrena | Testo del documento letto da Giuliana Sgrena a nome del Comitato promotore della manifestazione del 24 ottobre nel corso del comizio conclusivo | 24-10-1981 | Parole chiave: Disarmo, Disarmo Nucleare, Manifestazione, Nato, Reagan, Riarmo
Mobilitarsi contro il riarmo | Cgil, Cisl, Uil | Appello Federazione Regionale Siciliana di Cgil, Cisl e Uil diffuso in volantino | 07-11-1981 | Parole chiave: Comiso, Disarmo Nucleare, Euromissili
La pace in movimento | Paolo Gentiloni | La nascita del Movimento per la pace: come si struttura, chi sono i protagonisti, obiettivi e difficoltà | 01-12-1981 | Parole chiave: disarmo nucleare, missili, comiso, nato, sicilia, base nato, movimento per la pace, albino bizzotto, ghedi
La lotta per la pace | Pio La Torre | Dalla Relazione al IX Congresso dei Comunisti siciliani, Palermo, 14 gennaio 1982 | 14-01-1982 | Parole chiave: Comiso, Disarmo Nucleare, Euromissili
Il superamento dei blocchi potrà sconfiggere la logica del riarmo | Comitati per la pace | Documento approvato nell'assemblea nazionale svoltasi a Comiso tra il 6 e il 7 marzo 1982 | 07-03-1982 | Parole chiave: Comiso, Disarmo Nucleare, Euromissili
Uscire allo scoperto | Carlo Cassola | Convocazione alla terza assemblea della Lega per il Disarmo Unilaterale. Testo di Carlo Cassola | 14-03-1982 | Parole chiave: Antimilitarismo, Disarmo
Da Comiso un grido di speranza | Coordinamento nazionale dei comitati per la pace | Testo dell'appello approvato nel corso della manifestazione nazionale di Comiso del 4.4.1982 | 18-04-1982 | Parole chiave: Comiso, Disarmo Nucleare, Euromissili
La pace per noi cristiani | Salvatore Pappalardo | Testo dell'omelia del Cardinale Pappalardo durante la "Festa per la Pace" delle Acli | 04-07-1982 | Parole chiave: Comiso, Disarmo Nucleare, Euromissili
Bollettino End n11 | aavv | Numero monografico sulla Convenzione End di Bruxelles | 07-07-1982 | Parole chiave: Convenzione End, Disarmo, Disarmo Nucleare
Appello al movimento pacifista italiano e internazionale | Campo per la pace di Comiso | Documento approvato a Comiso | 03-08-1982 | Parole chiave: Comiso, Disarmo Nucleare, Euromissili, disobbedienza civile
Dialogare un urgenza per il nostro tempo | Luigi Bettazzi, Dante Bertini | Testo di presentazione della quindicesima Marcia della pace di fine anno, patrocinata dalla Cei | 28-11-1982 | Parole chiave: Comiso, Disarmo Nucleare, Euromissili, Manifestazione
Manifesto di Erice | Antonio Zichichi | Documento stilato nell'agosto 1982 in "Segno" | 12-01-1983 | Parole chiave: Comiso, Disarmo Nucleare, Euromissili
Carlo Bernardini e l'Unione Scienziati per il Disarmo | Francesco Lenci | La storia dell'impegno dello scienziato Carlo Bernardini per la pace, il disarmo e la sicurezza internazionale | 02-02-1983 | Parole chiave: Disarmo, Disarmo Nucleare, Scienziati per il disarmo
E ora Comiso | Redazionale | Prima pagina di Rinascita dedicata al movimento mondiale contro gli euromissili | 08-04-1983 | Parole chiave: Comiso, Disarmo Nucleare, Euromissili
Odg assemblea del Coordinamento | Coordinamento nazionale dei comitati per la pace | Ordine del giorno di un Assemblea del Coordinamento dei comitati per la pace su inizio dei lavoro all'aereoporto di Magliocco | 24-04-1983 | Parole chiave: Antimilitarismo, Base Nato, Coordinamento nazionale dei comitati per la pace, Disarmo, Euromissili
Vittoria, territorio denuclearizzato | Comune di Vittoria | Dichiarazione del Consiglio Comunale di Vittoria | 30-04-1983 | Parole chiave: Comiso, Disarmo Nucleare, Euromissili
Bollettino End n.12 | aavv | Numero monografico sulla Convenzione END di Berlino | 14-05-1983 | Parole chiave: Convenzione End, Disarmo Nucleare
Dossier Comiso 8 agosto | I.M.A.C. (International Meeting Against Cruise) | Le azioni di blocco del 6, 7 e 8 agosto 1983, questo dossier nasce con lo scopo di informare sugli accadimenti, dando voce alle parole e alle immagini di chi era presente | 08-08-1983 | Parole chiave: Comiso, Disarmo Nucleare, Euromissili, disobbedienza civile
Chi sono i pacifisti europei | Tom Benetollo | Articolo pubblicato sul n.32 di Rinascita. | 12-08-1983 | Parole chiave: Comiso, Disarmo Nucleare, Tom Benetollo
Intervento di Ettore Masina | Ettore Masina | Resoconto stenografico dell'intervento Ettore Masina alla Camera, il 7-10-1983, su Comiso | 07-10-1983 | Parole chiave: Comiso, Disarmo Nucleare, Euromissili
Radiografia di un movimento che nasce | Mario Pianta | Analisi di Mario Pianta, su il Manifesto, dopo la mastodontica manifestazione del 24 ottobre | 08-10-1983 | Parole chiave: Antimilitarismo, Disarmo, Manifestazione, Riarmo, movimento per la pace, Comitato 24 ottobre
Ecco la galassia del pacifismo | Domenico del Rio, Mino Fuccillo | Cronaca dal "quartier generale" degli organizzatori della Marcia. Pagina intera di Repubblica | 22-10-1983 | Parole chiave: Base Nato, Comiso, Disarmo Nucleare, Euromissili
Indizione di un referendum popolare sulla installazione a Comiso o su altre parti del territorio nazionale di missili a testata nucleare | La Valle, Ossicini, Alberti, Anderlini, Cavazzuti, De Filippo, Agnoletti, Fiori, Gozzini, Loprieno, Milani, Napoleoni, Basaglia, Pasquino, Pingitore, Pintus, Ulianich | Disegno di legge AS262 1983 | 22-10-1983 | Parole chiave: Comiso, Disarmo Nucleare, Euromissili
Una nuova terribile spirale della corsa agli armamenti | Enrico Berlinguer | Testo della relazione tenuta da Enrico Berlinguer al Comitato Centrale del PCI del 25 novembre 1983 | 25-11-1983 | Parole chiave: Comiso, Disarmo Nucleare, Euromissili
Si costituisce l'associazione degli insegnanti per la pace | Insegnanti per la pace | Documento di fondazione | 20-12-1983 | Parole chiave: Difesa nonviolenta, Disarmo, Insegnanti per la pace
I missili nucleari hanno reso vana l'idea di popolo sovrano | Gianni Marsili | Articolo su l'Unita. In assemblea ad Ariccia circa 600 comitati per la pace da tutta Italia. | 24-03-1984 | Parole chiave: Comiso, Convenzione End, Disarmo Nucleare, Euromissili, Referendum autogestito
Documento conclusivo Assemblea di Ariccia | Coordinamento nazionale dei comitati per la pace | Originale in lingua inglese | 25-03-1984 | Parole chiave: Antimilitarismo, Base Nato, Coordinamento nazionale dei comitati per la pace, Disarmo Nucleare
Intervento di Raniero La Valle | Raniero La Valle | Resoconto stenografico della seduta del 11.04.1984 | 11-04-1984 | Parole chiave: Comiso, Disarmo Nucleare, Euromissili
Femminismo e… conflittualità, conflitto, violenza, nonviolenza | Paola Baglioni, Maria Luisa Boccia, Mary Joan Crowley, Chiara Ingrao | Il testo rappresenta le conclusioni del gruppo di lavoro su questi temi all’interno del seminario di donne del movimento pacifista tenutosi a Santa Severa il 25-27 maggio 1984 | 30-05-1984 | Parole chiave: femminismo, nonviolenza, Santa Severa
Mediterraneo La Nato pensa al riarmo I pacifisti alla denuclearizzazione | Mario Pianta | Articolo di analisi e di lancio del Convegno dedicato alla denuclearizzazione del Mediterraneo che si sarebbe tenuto a Comiso e ad Adelfia il 27 luglio del 1984 | 15-07-1984 | Parole chiave: Convenzione End, Disarmo, Disarmo Nucleare
Agosto pacifista si torna a Comiso | Antonio Mazzeo | Azioni dirette nonviolente nei giorni caldi tra il 6 e il 9 agosto del 1984. Articolo su il Manifesto | 15-07-1984 | Parole chiave: Comiso, Disarmo Nucleare, Euromissili
Messaggio del presidente Sandro Pertini al Comitato organizzazione della Terza Convenzione Europea per il disarmo nucleare | Sandro Pertini | Messaggio dattiloscritto di Sandro Pertini | 17-07-1984 | Parole chiave: , disarmo, disarmo nucleare, , convenzione End
Le donne alla Convenzione End di Perugia | Anna Martellotti | Articolo inedito di Anna Martellotti sulla Convenzione End (European Nuclear Disarmament). | 17-07-1984 | Parole chiave: Convenzione End, Disarmo Nucleare
Le donne alla Convenzione END di Perugia | Anna Martellotti | Articolo inedito di Anna Martellotti sulla Convenzione End (European Nuclear Disarmament). | 18-07-1984 | Parole chiave: convenzione End, disarmo, disarmo nucleare, perugia, nucleare, femminismo
Perugia trattenuti all'est tutti i pacifisti non ufficiali | Francesco Santini | Apertura della III Convenzione End di Perugia | 18-07-1984 | Parole chiave: Convenzione End, Disarmo Nucleare
A Perugia si parla di sicurezza nel Mediterraneo | Ulderico Munzi | Articolo su il Corriere della Sera | 20-07-1984 | Parole chiave: Convenzione End, Disarmo Nucleare
Convenzione End e venne il giorno del Mediterraneo | Mario Pianta | Articolo per il manifesto sul confronto tra israeliani, turchi, greci e arabi | 20-07-1984 | Parole chiave: Convenzione End, Disarmo Nucleare
Una fascia denuclearizzata dal Portogallo alla Romania | Mario Passi | Cronaca della giornata finale della Convenzione End di Perugia | 20-07-1984 | Parole chiave: Convenzione End, Disarmo Nucleare, Missili
Lettera aperta alla III Convenzione per il disarmo nucleare | Charta 77 | Documento di Charta 77 n.13/84 | 21-07-1984 | Parole chiave: Disarmo Nucleare
Ieri a Perugia l' ultimo scontro dei pacifisti, sulla pace | Giuseppina Ciuffreda | Dalla Cerimonia di chiusura della Convenzione End. Articolo de il Manifesto | 22-07-1984 | Parole chiave: Convenzione End, Disarmo Nucleare
Paghiamo per la Pace, anziché per la guerra | Centro Coordinatore Nazionale per l'Obiezione Fiscale | Volantino della Campagna nazionale nonviolenta: obiezione fiscale alle spese militari. Dalla Raccolta di manifesti della Casa per la Pace ‘La Filanda’ di Casalecchio di Reno, curata dal Centro di Documentazione del Manifesto Pacifista Internazionale | 01-01-1985 | Parole chiave: Obiezione fiscale, nonviolenza
Fuori la guerra dalla storia | aavv | Lettera aperta firmata da: noidonne, La nuova ecologia, Arci Donne, Fdei, circolo Udi Nemorense, Casa-Balena, coordinamento Donne Ong per lo sviluppo, Il Paese delle Donne, Giancarla Codrignani, Joyce Lussu, coordinamento Donne Lega per il diritto dei popoli | 19-04-1986 | Parole chiave: disarmo nucleare, donne, femminismo
Visitare luoghi difficili. Per un campo di pace delle donne in Libano | Elisabetta Donini | Articolo pubblicato su Il Manifesto | 22-02-1987 | Parole chiave: Intervento umanitario, Libano
Un anno da Chernobyl | aavv | Appello per una catena umana dalla centrale nucleare di Caorso all'aereoporto di San Damiano | 26-04-1987 | Parole chiave: Base Nato, Disarmo, Disarmo Nucleare, Manifestazione
Proposta di legge di iniziativa popolare su trattati internazionali basi e servitu militari | Campagna Disarmiamoli | Il 4 novembre 2007 inizia la raccolta delle firme per presentare la proposta di legge elaborata dalla rete Disarmiamoli. | 23-10-1987 | Parole chiave: Disarmo Nucleare
Campana di Pace. All'altezza della sfida | Flavio Lotti | Articolo pubblicato su Linus dopo il seminario di Assisi | 11-11-1987 | Parole chiave: Associazione per la Pace, Perugia-Assisi
Poteri locali e poteri militari. I fondamenti di un irragionevole pretesa | Pietro Barrera | Brano tratto da Poteri locali e poteri militari. Libro bianco degli enti denuclearizzati edito da Editori Riuniti Riviste, 1988 | 01-07-1988 | Parole chiave: Disarmo Nucleare, Euromissili, Nato
Associazione per la Pace: la solidarietà cambia le cose | Associazione per la Pace | Volantino distribuito in occasione della marcia Perugia-Assisi 1988 | 02-10-1988 | Parole chiave: Associazione per la Pace, Perugia-Assisi
Le ragioni dell'impegno | Tom Benetollo | Sulla manifestazione dell'11.02.1989 per la Palestina e lancio di Time for Peace | 13-02-1989 | Parole chiave: Manifestazione, Palestina, Tom Benetollo
Aiutiamo i ragazzi dell'Olivo | Giovanni De Mauro | Intervista a Tom Benetollo su l'Unità in cui si racconta l'idea di Arciragazzi e di Agesci | 12-05-1989 | Parole chiave: Aiuti umanitari, Palestina, Tom Benetollo
Non vogliamo morire ma vivere | Studenti delle università di Pechino | Dalla dichiarazione degli studenti delle università di Pechino all'inizio dello sciopero della fame | 18-05-1989 | Parole chiave: Tien an Men, disobbedienza civile, nonviolenza
Per la Cina e per la democrazia | Giancarla Codrignani | Articolo tratto dall'opuscolo "Con gli studenti cinesi. Gli argomenti e la forza della nonviolenza" di Associazione per la Pace e Associazione studentesca pacifista | 07-07-1989 | Parole chiave: Tien an Men, nonviolenza
Da Tien an Men si può ripartire | Duccio Campagnoli | Articolo tratto dall'opuscolo "Con gli studenti cinesi. Gli argomenti e la forza della nonviolenza" di Associazione per la Pace e Associazione studentesca pacifista | 10-07-1989 | Parole chiave: nonviolenza, Tien an Men
Dear Tzali | Tom Benetollo | Lettera dattiloscritta a firma di Tom Benetollo indirizzata a Tzaly, esponente di Peace Now per annunciare l'iniziativa di Time for Peace | 16-07-1989 | Parole chiave: Time for Peace, Tom Benetollo
Lettera di Tom per Time for Peace | Tom Benetollo | Lettera dattiloscritta a firma Tom Benetollo indirizzata alle associazioni e alle organizzazioni per varare il sostegno a Time for Peace | 29-07-1989 | Parole chiave: Gerusalemme, Palestina, Time for Peace, Tom Benetollo
Time for Peace bilancio di una sfida | Tom Benetollo, Chiara Ingrao | Resoconto, pubblicato da L'Unità, di "una vittoria per il movimento pacifista europeo" | 24-01-1990 | Parole chiave: Palestina, Time for Peace, Tom Benetollo
Le obiezioni di coscienza. Le novità degli anni 80 | Francesca Massai, Antongiulio Barbaro | Scheda informativa dell'Archivio Disarmo | 04-04-1990 | Parole chiave: Obiezione fiscale, disobbedienza civile, nonviolenza
Est-Ovest Europa | Tom Benetollo, Raffaella Bolini | Doppia pagina di Arcipelago con "In ottobre a Praga è Primavera" a firma Tom Benetollo e "...e a Budapest si prepara la discussione" di Raffaella Bolini | 09-04-1990 | Parole chiave: Tom Benetollo, Europa
E' vero che siamo poco teoriche e molto pratiche | Francesca Bacchetti, Meris Bonettini, Giovanna Calciati, Cristina Giovanardi, Salwa Salem | Tratto dall'opuscolo La nonviolenza delle donne (incontro nazionale donne Associazione per la pace, Quattro Castella, 1990) | 10-04-1990 | Parole chiave: Antimilitarismo, Difesa nonviolenta, Femminismo, nonviolenza
Perugia-Assisi: la piattaforma | Comitato promotore umbro | Manifesto con gli obiettivi per cui "cammineranno i pacifisti di tutto il mondo. Pubblicato su "Arcipelago" | 02-09-1990 | Parole chiave: Perugia-Assisi
Complicità | Sabina Petrucci | Appendice al libro La non violenza delle donne, Quattro Castella - Aprile 1990 | 04-10-1990 | Parole chiave: donne, nonviolenza
Perugia-Assisi la piattaforma con gli obiettivi per cui parteciperanno i pacifisti di tutto il mondo | Comitato promotore umbro | Manifesto con gli obiettivi per cui "cammineranno i pacifisti di tutto il mondo. Pubblicato su "Arcipelago" | 07-10-1990 | Parole chiave: Guerra del Golfo, Iraq, Manifestazione, Perugia-Assisi
Inner story | Tom Benetollo | Racconto di un'idea diventata realtà: la carovana della pace da Skopje a Sarajevo | 24-09-1991 | Parole chiave: Sarajevo, Tom Benetollo
Assopace e Comitato cittadini bosniaci a Roma. Documento di trasporto | Neva Bernardi | Documento dell'Associazione per la pace che attesta la raccolta di 14.350 kg di aiuti umanitari grazie al Comitato Cittadini Bosniaci a Roma. | 22-01-1992 | Parole chiave: Balcani, Intervento umanitario, Aiuti umanitari
Operazione Colomba: difesa nonviolenta | Comunità Papa Giovanni XXIII | Volantino dell'Associazione Comunità Papa Giovanni XXIII sull'Operazione Colomba | 01-04-1992 | Parole chiave: Intervento umanitario, Difesa nonviolenta
Dentro il conflitto | Agostino Zanotti | Venti anni fa, con l'inizio della fine della Jugoslavia, nasce in Italia uno straordinario movimento di solidarietà fatto di convogli umanitari, ospitalità ai profughi e relazioni che continuano ancora oggi. La testimonianza di uno dei protagonisti di quella stagione, segnata dalla strage dei volontari italiani a Gornj Vakuf il 29 maggio 1993 | 30-05-1993 | Parole chiave: Balcani, Intervento umanitario
Ex Jugoslavia una guerra europea | Associazione per la Pace | Seminario nazionale di Assopace sull'impegno del movimento per la pace e la solidarietà. Frattocchie 12,13 giugno 1993 | 12-06-1993 | Parole chiave: Associazione per la Pace, Intervento umanitario
Summertime for Peace | Giulio Marcon, Raffaella Bolini | Lettera del Consorzio Italiano di Solidarietà, firmata da Giulio Marcon e Raffaella Bolini, indirizzata al ministro della Difesa Fabio Fabbri e ai parlamentari aderenti al patto "Democrazia è partecipazione" | 25-06-1993 | Parole chiave: Intervento umanitario, Consorzio Italiano di Solidariet
Adottate la Pace | Roberta Giordano | "Adotta la pace" iniziativa promossa dall'Arci | 28-07-1993 | Parole chiave: Balcani, Intervento umanitario
C'è molto da fare: prima e dopo Mir Sada | Tom Benetollo | Riflessione, pubblicata su Azione nonviolenta, dopo l'interruzione della marcia di Mir Sada | 09-09-1993 | Parole chiave: Tom Benetollo
Ventiquattro chilometri di pace | Franco Arcuti | Racconto della marcia in cui parteciparono oltre 40000 persone per gridare NO alla guerra in Jugoslavia. Articolo pubblicato su l'Unità | 27-09-1993 | Parole chiave: Perugia-Assisi
Bosnia per fermare la guerra per rilanciare la solidarieta | Associazione per la pace, Arci | Lettera ai parlamentari. Le proposte del volontariato | 31-05-1995 | Parole chiave: Balcani, Intervento umanitario
Bosnia per fermare la guerra per rilanciare la solidarieta | Arci, Associazione per la pace | Lettera aperta ai parlamentari | 31-05-1995 | Parole chiave: Aiuti umanitari, Balcani, Intervento umanitario
Chi pensa alla formazione dei formatori | Silvia Nejrotti | Un corso Unip per gli obiettori | 01-04-1998 | Parole chiave: Obiezione di coscienza, nonviolenza
Dichiarazione delle Nazioni Unite sui Difensori dei diritti umani | aavv | Dichiarazione sul diritto e la responsabilità degli individui, dei gruppi e degli organi della società di promuovere e proteggere le libertà fondamentali e i diritti umani universalmente riconosciuti | 08-03-1999 | Parole chiave: Diritti umani, Intervento umanitario
Un pacifista sulla linea del fronte | Oreste Pivetta | Intervista a Giulio Marcon di Oreste Pivetta pubblicata da L'Unità | 24-04-1999 | Parole chiave: Aiuti umanitari, Intervento umanitario, Missione Arcobaleno
Un vulcano di nome Kosovo | Tom Benetollo | Invito di Tom Benetollo per la preparazione di un'assemblea del movimento per la pace e la solidarietà nel Kosovo | 20-05-1999 | Parole chiave: Kosovo, Tom Benetollo
Dopo la 3a Assemblea dell'Onu dei Popoli | Tavola della Pace | Lettera aperta al Presidente del Consiglio dei Ministri, Massimo D'Alema | 20-09-1999 | Parole chiave: Onu dei popoli, Perugia-Assisi
Un'altro mondo è possibile costruiamolo insieme | Tavola della Pace | Programma della marcia Perugia-Assisi | 26-09-1999 | Parole chiave: Perugia-Assisi
Pensieri, parole e azioni della nonviolenza attiva. Aldo Capitini e Danilo Dolci | aavv | Numero monografico di Azione nonviolenta dedicato a Danilo Dolci e Aldo Capitini | 01-12-1999 | Parole chiave: Aldo Capitini, nonviolenza, Danilo Dolci
Banca mondiale e fondo monetario internazionale: controvertice a Praga | Tom Benetollo e Raffaella Bolini | Dichiarazione di Tom Benetollo, presidente nazionale Arci e di Raffaella Bolini, responsabile attività internazionali Arci | 27-09-2000 | Parole chiave: Nizza, fmi, wto, Praga, Arci, Banca mondiale, Tom Benetollo
Le ragioni del corteo dell 11 novembre | Tom Benetollo | Analisi, pubblicata su il Manifesto,sull'importanza della manifestazione unitaria dell'11 novembre | 04-11-2000 | Parole chiave: Palestina, Tom Benetollo, Time for peace
Per la globalizzazione dei diritti umani della democrazia e della solidarieta Cibo acqua e lavoro per tutti | Tavola della Pace | Appello della Marcia per la pace Perugia-Assisi | 14-10-2001 | Parole chiave: Perugia-Assisi, Onu dei popoli
Sì, è giusto andare a Genova | Tom Benetollo | "Genova chiama. E’ un anniversario che reclama  un impegno di cambiamento. Lo dobbiamo a Carlo Giuliani (ragazzo)." Inizia così il lungo articolo di Tom Benetollo a un anno dal G8 di Genova. | 15-07-2002 | Parole chiave: Genova, Iraq, Tom Benetollo, No Global
Contro la guerra in Iraq: una grande manifestazione a Firenze il 9 novembre | Coordinamento italiano per il Forum Sociale Europeo | Appello europeo per la mobilitazione contro la guerra in Iraq e calendario delle iniziative italiane in vista del 9 novembre | 09-09-2002 | Parole chiave: Intervento umanitario, Iraq, manifestazione
Embargo, una condanna a morte | Fabio Alberti | Articolo pubblicato su "il Manifesto". 12 tonnellate di aiuti umanitari portati dal primo aereo di una compagnia di bandiera italiana atterrato al Saddam Airport, nonostante il governo italiano... | 19-12-2002 | Parole chiave: Intervento umanitario, Iraq
Lettera di ringraziamento post 15 febbraio | Tom Benetollo | Una "tesi di laurea in pillole", che poi è "una lettera di ringraziamento". Così viene definito il testo dallo stesso Tom Benetollo | 20-02-2003 | Parole chiave: Intervento umanitario, Iraq, Manifestazione, Onu, Relazioni Internazionali, Tom Benetollo
Contro la Guerra. Informazioni sulla pace. n.0 | Arci | numero 0 del Pamphlet dell'Arci contro la guerra per la pace. Nel numero un'approfondimento sul Tavolo di Solidarietà | 26-03-2003 | Parole chiave: Intervento umanitario, Iraq
Le ragioni della manifestazione del 12 aprile. Benetollo La sfida del movimento per non rassegnarsi alla guerra | Checchino Antonini | Intervista a Tom Benetollo pubblicata su Liberazione , sulla manifestazione nazionale del 12 aprile, un appuntamento promosso da "Fermiamo la guerra" | 06-04-2003 | Parole chiave: Intervento umanitario, Iraq, Manifestazione, Tom Benetollo
A Bagdad armati di cibo e medicine  | Sabrina Deligia | La missione del Tavolo di solidarietà con l'Iraq in queste ore nella capitale irachena. Intervista a Fabio Alberti  da Bagdad pubblicata da Liberazione | 07-04-2003 | Parole chiave: Intervento umanitario, Iraq
Costruiamo insieme un' Europa per la pace | Tavola della Pace | Appello degli organizzatori in vista della Marcia Perugia-Assisi 2003: "Occorre agire subito!" | 12-04-2003 | Parole chiave: Perugia-Assisi
L'intervento umanitario in Iraq: prima dei Carabinieri l'Onu | Forum Terzo Settore, Aoi | Comunicato stampa con cui si chiede al Governo italiano la progettazione urgente di interventi che realmente raggiungano la popolazione irachena | 15-04-2003 | Parole chiave: Iraq, Intervento umanitario
Intervento in Iraq: prima i carabinieri dell Onu | Forum Terzo Settore, Aoi | Comunicato stampa Forum Terzo Settore e Associazione ONG italiane | 15-04-2003 | Parole chiave: Intervento umanitario, Iraq, Onu
8 idee per la pace in Iraq | Un ponte per... | Un ponte per...stila le sue proposte per portare la pace in Iraq | 15-04-2003 | Parole chiave: Intervento umanitario, Iraq, Relazioni Internazionali
L'Italia e il disprezzo del diritto internazionale | Gruppo Continuità Forum Sociale Europeo | Il Gruppo Continuità FSE suL´invio di un contingente militare italiano in Iraq | 15-04-2003 | Parole chiave: Intervento umanitario, Iraq, Relazioni Internazionali
Iraq: Ong al lavoro, ma non con Governo e militari | Ansa | L'arrivo dei primi aiuti umanitari del Tavolo di solidarietà con l'Iraq. Lancio Ansa | 16-04-2003 | Parole chiave: Intervento umanitario, Iraq
La Liberazione è assediata | Tom Benetollo | Nell'anniversario della Liberazione, uno scritto di Benetollo per rilanciare la lotta aperta al Forum Sociale di Firenze, e prepararsi al Forum di Parigi. | 25-04-2003 | Parole chiave: Tom Benetollo
Un ponte per...Non giriamo pagina | Un ponte per... | Lettera dell'Assemblea di Un Ponte per...al movimento per la pace | 03-05-2003 | Parole chiave: Intervento umanitario, Iraq
Iraq le missioni del Tavolo e la guerra non militare | Simona Torretta | Diario di Simona Torretta volontaria di Un ponte per...durante la missione del Tavolo solidarietà all'Iraq | 16-05-2003 | Parole chiave: Intervento umanitario, Iraq, Relazioni Internazionali
In morte di Dino Frisullo | Tom Benetollo | "Caro Dino, ti ha fatto morire il dolore del mondo..." Lettera di Tom Benetollo per Dino Frisullo | 05-06-2003 | Parole chiave: Tom Benetollo
Petizione popolare per la non partecipazione italiana all'intervento di guerra in Iraq | Tavolo di solidarieta con le popolazioni dell Iraq | Testo della petizione popolare indirizzata al Presidente della Camera dei Deputati ai sensi dell'art. 109 del Regolamento della Camera promossa dal Tavolo di Solidarietà con l'Iraq | 08-07-2003 | Parole chiave: Intervento umanitario, Iraq
6 giorni a Baghdad | Alessandra Mecozzi | Diario di viaggio della delegazione italiana delegazione composta da rappresentanti di diverse associazioni (Un ponte per…, che coordina il gruppo, ICS, CGIL, Associazione per la pace, Rifondazione comunista, Uisp, Zajedno, Enti locali per la pace-Salerno. Puntata 1 | 11-07-2003 | Parole chiave: Intervento umanitario, Iraq, Relazioni Internazionali
6 giorni a Baghdad. 2 | Alessandra Mecozzi | Seconda puntata del viaggio della delegazione italiana a Baghdad nel luglio del 2003. | 16-07-2003 | Parole chiave: Intervento umanitario, Iraq
20 marzo contro gli inganni e le infamie a servizio della lotta per la pace | Tom Benetollo | Articolo su Il Manifesto sulle ragioni del 20 marzo: "Lo dobbiamo agli iracheni, e a chi soffre nella Bolgia che va dall’Afghanistan al Medio Oriente" | 10-03-2004 | Parole chiave: Iraq, Manifestazione, Tom Benetollo
Non romperete l'ondata pacifista | Tom Benetollo | "Perchè la forza della cittadinanza può davvero fare la differenza". Articolo su Il Manifesto in occasione della manifestazione del 20 marzo | 18-03-2004 | Parole chiave: Forum Sociale Mondiale, Iraq, Manifestazione, Tom Benetollo
Nasce Controllarmi Rete Italiana per il disarmo | Massimo Paolicelli | Comunicato stampa per la conferenza di lancio | 19-03-2004 | Parole chiave: Commercio di armi, Disarmo
Fermiamo il massacro di Falluja | Un Ponte Per..., Consorzio Italiano di Solidarietà, CCIPP Francia, Iraqi Solidarity Project , Canada Focus on Global South | Comunicato stampa unitario dove si chiede l'immediata apertura di un corridoio umanitario che permetta l'entrata dei soccorsi, l'evacquazione dei feriti e la fuoriuscita della popolazione | 10-04-2004 | Parole chiave: Falluja, Guerra del Golfo, Intervento umanitario, Iraq
Una fiera pacifista per disarmare Exa | Luca Fazio | Giornate di mobilitazioni organizzate dal Brescia Social Forum in concomitanza ad 'Exa 2004 di Brescia, una delle tre più importanti mostre-mercato di armi leggere del mondo | 15-04-2004 | Parole chiave: Armi leggere, Commercio di armi, Disarmo
Disarmiamo EXA 2004 | Brescia Social Forum | Manifestazione contro - una delle più importanti Mostre internazionali di esposizione e commercio di armi leggere | 17-04-2004 | Parole chiave: Commercio di armi, Disarmo
Prepariamo il 4 giugno | Comitato Fermiamo la guerra | Report della riunione del Comitato Fermiamo la guerra, in data 31 maggio 2004, in vista del corteo del 4 giugno | 31-05-2004 | Parole chiave: Intervento umanitario, Iraq, Manifestazione
Il conflitto in Iraq Il rapimento di due attiviste per la pace porta la guerra a casa in Italia | Ian Fisher | Il New York Times sul rapimento di Simona Pari e di Simona Torretta | 09-09-2004 | Parole chiave: Intervento umanitario, Iraq, Manifestazione, Terrorismo
La ricerca di un altro luogo | Raffaella Bolini | Articolo pubblicato su il Manifesto sul rapimento di Simona Pari, Simona Torretta, Ra'ad Ali Abdul Aziz e Mahnaz Bassam | 09-09-2004 | Parole chiave: Intervento umanitario, Iraq, Simone, Terrorismo
Iraq: dolore e sdegno per le vittime di Bassora | Un ponte per... | Comunicato stampa con cui Un ponte per...ribadisce il suo impegno per la pace e la solidarietà concreta accanto al popolo iracheno e la ferma richiesta del ritiro delle truppe d’occupazione e l’avvio di un processo politico autonomo | 08-11-2004 | Parole chiave: Intervento umanitario, Iraq
Costruire i ponti di pace | . | I nobel per la pace incontrano a Roma gli esponenti della società civile irachena. Tra i partecipanti Hassan Jumma Awad - Rappresentante del sindacato dei lavoratori del petrolio di Bassora, Mohammed T. A. Alla - Centro Studi per i Diritti e la Democrazia di Falluja, Sceicco Anwar Younis - Imam sciita, Sceicco Mohammed A. M. Hussein - Imam moschea Al Zafaranya e coordinatore Al-Afadhel, Ismail Daud – Attivista dell’ Associazione Nazionale per la Difesa dei Diritti Umani in Iraq | 12-11-2004 | Parole chiave: Intervento umanitario, Iraq, Relazioni Internazionali
Emergenza maremoto | Campagna Sbilanciamoci | Documento della campagna Sbilanciamoci! in occasione dell’incontro presso il Ministero degli Affari Esteri sugli aiuti umanitari al territorio del Sud-Est asiatico colpito dal terremoto | 10-01-2005 | Parole chiave: Intervento umanitario
Marcia Perugia-Assisi per la giustizia e la pace | Tavola della Pace | "Vieni anche ti indossando una maglietta bianca. Insieme creeremo la fascia bianca vivente più lunga del mondo. Una fascia bianca (simbolo dell´impegno mondiale contro la povertà) con un messaggio chiaro: mettiamo al bando la miseria e la guerra" | 02-07-2005 | Parole chiave: Perugia-Assisi
Dedicate il primo giorno di scuola alla pace | Tavola della Pace | La Tavola della pace invita le scuole a dedicare il primo giorno del nuovo anno scolastico alla pace. | 25-08-2005 | Parole chiave: Perugia-Assisi
Marcia Perugia-Assisi. Mettiamo al bando la miseria e la guerra . Riprendiamoci l Onu | Tavola della Pace | Appello per la Marcia | 11-09-2005 | Parole chiave: Onu, Perugia-Assisi
Delega al Governo per la revisione delle leggi penali militari di pace e di guerra | Arci, ART11, Missionari comboniani impegnati con i giovani, Peacelink, Rete di Lilliput, Legambiente,Pax Christi Roma | Richiesta di revisione dei codici penali militari per offrire un contributo normativo alla costruzione del nuovo ordine (o disordine) globale e alle teorie della guerra permanente. | 11-11-2005 | Parole chiave: Difesa nonviolenta, Disarmo
Arena cinematografica dedicata a Tom Benetollo e a Otello Urso nel Campo profughi Sarawi di El Ayoun | Redazione | Delegazione Arci al campo profughi Sahrawi per l'inaugurazione dell'Arena | 26-11-2005 | Parole chiave: Tom Benetollo, Sahrawi
Vicenza 2006 O un qualunque anno della guerra globale permanente | Osservatorio contro le servit militari | Appello per una manifestazione nazionale a Vicenza del 2/12 contro le servitù militari e contro la guerra | 01-12-2006 | Parole chiave: Base Nato, Disarmo, No Dal Molin
Contro la costruzione della Base Usa e contro la guerra | Comitato nazionale per il ritiro dei militari italiani | Appello in vista della manifestazione del 2 dicembre a Vicenza | 01-12-2006 | Parole chiave: Base Nato, Disarmo, No Dal Molin
A Vicenza per dire no | Redazione | Racconto dalla manifestazione dei 30.000 a Vicenza per dire no alla Base Dal Molin | 03-12-2006 | Parole chiave: Base Nato, Disarmo, No Dal Molin
Nasce la Campagna ICAN | Ican | Il Trattato della messa al bando delle armi nucleari. Storia della Campagna | 03-03-2007 | Parole chiave: Disarmo Nucleare
In cammino verso Assisi Voglio di piu | Tavola della Pace | In vista della Marcia appello in cui si chiede al Governo, al Parlamento e a tutte le forze politiche italiane più impegno e coerenza contro la povertà che uccide | 14-10-2007 | Parole chiave: Perugia-Assisi
Un futuro senza atomiche | Rete nazionale Disarmiamoli | Testo di lancio della raccolta firme per una legge d’iniziativa popolare affinché si dichiari l’Italia “Paese Libero da Armi Nucleari” | 23-10-2007 | Parole chiave: Disarmo Nucleare
Programma iniziative 27 28 aprile 2008 | Fondazione Frammartino | Programma delle iniziative della Fondazione Angelo Frammartino onlus | 27-04-2008 | Parole chiave: Aiuti umanitari, Intervento umanitario
Idee di pace e di convivenza a confronto | Fondazione Angelo Frammartino | Dibattito organizzato da Fondazione Angelo Frammartino. Sono intervenuti, tra gli altri: Antonino Lupi (presidente della Fondazione Angelo Frammartino), Dyala Husseini (fondatrice del Circolo Giovanile La Torre del Fenicottero di Gerusalemme), Aaron Barnea (responsabile Relazioni Internazionali del Parent’s Circle), Luisa Morgantini (parlamentare europeo, Partito della Rifondazione Comunista), Flavio Lotti (coordinatore nazionale della Tavola della Pace), Paolo Beni (Arci), Luigi Ciotti (sacerdote), Pierangelo Frammartino | 28-04-2008 | Parole chiave: Aiuti umanitari, Intervento umanitario
Per la pace nel Kivu | Beati i costruttori di pace | Appello per chiedere interventi politici urgenti oltre l’emergenza umanitaria | 05-11-2008 | Parole chiave: Congo, Intervento umanitario
Perugia-Assisi 2010 | Tavola della Pace | Appello della Marcia per la pace Perugia-Assisi, 16 maggio 2010 | 16-05-2010 | Parole chiave: Perugia-Assisi
La prima fondamentale direttrice d'azione del Movimento Nonviolento e l'opposizione integrale alla guerra | Movimento nonviolento | Sul perché il Movimento nonviolento ha condannato l'intervento, non ha firmato appelli, cercando di capire e lavorando per fare della Marcia Perugia-Assisi un'occasione di crescita nonviolenta per tutto il movimento pacifista | 21-03-2011 | Parole chiave: Perugia-Assisi, Primavere arabe
Perugia-Assisi 2011 per la fratellanza dei popoli | Tavola della Pace | Appello di invito alla partecipazione | 25-09-2011 | Parole chiave: Perugia-Assisi
Ogni vittima ha il volto di Abele | PeaceLink - Centro di Ricerca per la Pace e i Diritti Umani di Viterbo - Movimento Nonviolento | Per lo svolgimento di commemorazioni nonviolente nella giornata del 4 novembre | 04-11-2011 | Parole chiave: Difesa nonviolenta, Disarmo, nonviolenza
Stop Killer Robots | Stop Killer Robots | Scheda informativa sulla Campagna | 04-04-2013 | Parole chiave: Disarmo
Ci sono ancora speranze in Ucraina | Patrick Boylan | Editoriale su Peacelink | 29-08-2014 | Parole chiave: Ucraina, Donbass
Italia ripensaci | Italia ripensaci | Manifesto della Campagna Italia ripensaci! per la firma o la ratifica del Trattato sulla proibizione delle armi nucleari | 06-06-2016 | Parole chiave: ICAN, disarmo nucleare
50 anni fa alle radici del futuro. Adista nella Campagna contro gli Euromissili | Alessandro Santagata | Newsletter tematica di Adista sulla Campagna contro gli Euromissili | 17-06-2017 | Parole chiave: Disarmo Nucleare, Euromissili
Ucraina lavoriamo per avvicinare i popoli | Olivier Turquet | Intervista, pubblicata da Pressenza, a Marco Colombo di Olivier Turquet | 10-07-2017 | Parole chiave: Ucraina
Nuovi percorsi e prospettive per il disarmo nucleare dopo l adozione a New York del Trattato Internazionale di interdizione delle armi nucleari | Disarmisti esigenti | | 11-07-2017 | Parole chiave: Antimilitarismo, Disarmo, Disarmo Nucleare
Il Trattato di messa al bando delle armi nucleari | Ican | Traduzione italiana a cura di Controllarmi e SenzaAtomica | 09-11-2017 | Parole chiave: Disarmo Nucleare
Perugia-Assisi. L'11 ottobre da Marcia a Catena Umana per la Pace | Luciano Scalettari | Articolo di Luciano Scalettari per Famiglia Cristiana | 20-09-2020 | Parole chiave: Perugia-Assisi
La forza preziosa della societa civile | Rete Pace Disarmo | La storia della Campagna ICAN, dai primi passi alla ratifica del Trattato TPNW. Dal sito Rete Pace e Disarmo | 10-10-2020 | Parole chiave: Disarmo Nucleare, ICAN
Mai piu l'arma nucleare | Laura Tussi | Articolo pubblicato su Atlante delle guerre in cui si ripercorre la campagna più estesa dei partigiani della pace nel mondo. Stoccolma, 1950 | 03-05-2022 | Parole chiave: disarmo nucleare, manifestazione
Aldo Capitini: profeta e apostolo | Chiara Mori | Ritratto chiaro e sintetico di Aldo Capitini | 16-03-2023 | Parole chiave: nonviolenza, Aldo Capitini, ritratti
Donne contro gli euromissili | Maria Letizia Fontana | Una prospettiva transnazionale e di genere dei movimenti antinucleari femministi e pacifisti nei primi anni Ottanta in Italia e Belgio. | 06-06-2023 | Parole chiave: Comiso, La Ragnatela, disarmo nucleare, Euromissili

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